Il calciomercato si è aperto ufficialmente pochi giorni fa, ma per la Roma queste prime due settimane sono già fondamentali per partire con il piede giusto. Gasperini ha infatti richiesto almeno un paio di innesti entro il 13 luglio, data dell’inizio del raduno a Trigoria, per poter inserire fin da subito i nuovi volti. Difficile pensare che la trattativa si possa chiudere così in fretta, ma Nikola Krstovic rappresenterebbe uno dei profili per l’attacco giallorosso, che Massara sta cercando di rinnovare.
Il direttore sportivo della Roma proverà ad accontentare Gasperini, che sembrerebbe gradire l’attaccante del Lecce, che diventerebbe così l’alternativa a Dovbyk. Il montenegrino ha vissuto un’ottima ultima stagione, trascinando spesso e volentieri i salentini con i suoi gol ed in questa sessione di mercato potrebbe fare il salto di qualità. A rendere complicata l’operazione sarebbe però la valutazione del Lecce, che per il cartellino di Krstovic chiede cifre importanti.
Corvino: “Chi compra deve capire le esigenze del Lecce”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino ha parlato anche della questione Krstovic, avvertendo i possibili acquirenti e di conseguenza anche la Roma: “Vedo che ci sono attaccanti che hanno fatto meno gol di Krstovic che vengono valutati 35/40 milioni. Nikola lo scorso anno ha fatto 12 reti e servito sei assist: come numeri è l’ottavo attaccante che gioca in Italia. Quindi chi lo vuole deve tenere conto di questo. Noi faremo di tutto per accontentare il ragazzo, perciò chiederemo qualcosa in meno del suo reale valore, però chi compra deve anche capire le esigenze del Lecce“.
Il Lecce è spesso riuscito negli ultimi anni ad acquistare giocatori, farli crescere per poi cederli a cifre importanti, come accaduto anche per Hjulmand e Dorgu. Riguardo il suo modo di fare mercato anche in mercati meno conosciuti, il dirigente salentino si è così espresso: “Mi avvalgo di una rete risicata di collaboratori: non mi vergogno di dire che sono solo due, uno per il settore giovanile e l’altro per la prima squadra. Il resto è fatto di conoscenze, di informatori, di relazioni che ho costruito negli anni per valutare e decidere”.