La nuova Roma ha iniziato a prendere forma con l’arrivo di Gasperini ed il nuovo organigramma societario, mentre l’attesa è per quelli che potranno essere i nuovi volti provenienti dal mercato. Di tutti questi temi ha parlato Ruggiero Rizzitelli, ex attaccante giallorosso che è stato intervistato dal Corriere della Sera.
Queste le sue parole a partire dal neo tecnico: “Gasperini va benissimo, la scelta dell’allenatore è perfetta e va bene anche che sia rimasto Ranieri. Massara è una garanzia, conosce bene la piazza e mi rassicura. Ma serve di più. Serve una squadra. E finché il mercato è bloccato, finché non si muove una foglia, io posso anche essere tranquillo, però fino a un certo punto. Perché Gasperini, come tutti gli allenatori, ha bisogno dei suoi uomini. Di calciatori adatti alla sua idea di gioco. Se non glieli dai, come fa a lavorare”.
Si è spesso sottolineato come Gasperini voglia qualche nuovo innesto entro l’inizio del raduno il 13 luglio. A questo riguardo Rizzitelli si è così espresso: “Mi aspetto volti nuovi? Spero di si. Si parla di Wesley, ottimo giocatore, come esterno destro: ‘Magari ce casca!’. Anche Pubill dell’Almeria può essere interessante, ma io preferisco il brasiliano. Se poi non arriva perché costa troppo, pazienza, si farà altro. Però non può finire lì: serve un centrocampista. Ederson dell’Atalanta lo andrei a prendere a piedi. Ha quantità e qualità. E se Gasperini ci mette una buona parola.. lo vado a prendere io di corsa”.
Rizzitelli:” Dovbyk? L’attaccante della Roma deve trascinare”
Da ex attaccante ha poi parlato anche di Dovbyk: “Non si può criticare per i gol, quelli li ha fatti. Il problema è che in tante partite mi sembrava assente, senza cattiveria, poco partecipe. Un attaccante alla Roma deve trascinare, non restare ai margini. Gli darei un’altra possibilità, certo, ma serve qualcuno che possa alternarsi con lui”. Sul possibile nome per il reparto offensivo: “Prenderei Scamacca. È maturato, è romano, conosce l’ambiente e tornerebbe di corsa, potrebbe essere l’anno della consacrazione”.
Rizzitelli ha proseguito dicendo la sua sui passi in avanti fatti dai Friedkin, che hanno scelto di puntare su Massara, Ranieri e Gasperini: “Finalmente. Hanno messo da parte questo maledetto algoritmo e sono tornati all’esperienza vera. L’algoritmo non fa gol, non salva le partite. Ci vogliono le persone che conoscono calcio e sanno leggere i momenti. Basta con i numeri, servono occhi e cuore”.
Rizzitelli:” Dybala potrebbe diventare un’arma dalla panchina”
Riguardo invece Dybala e Pellegrini: “Dybala quando sta bene è uno dei più forti. Ma Gasperini chiede tanto fisicamente. Vedremo già dai primi giorni di ritiro se riuscirà a reggere i ritmi. Magari può diventare un’arma dalla panchina, uno che ti cambia la partita negli ultimi trenta minuti. Però deve stare bene davvero, non a metà. Mi è dispiaciuto tanto per Pellegrini. Secondo me non era una questione fisica, ma mentale. A un certo punto è sembrato rassegnato e un capitano non può mollare. Mai. Io lo voglio vedere più cattivo, più dentro la squadra, più leader. Non può permettersi di sembrare spento”.
Rizzitelli ha concluso esprimendosi invece sull’affetto dei tifosi giallorossi, che hanno raggiunto la quota dei 40 mila abbonati: “È uno spettacolo. I tifosi della Roma non tradiscono mai. La vittoria più sicura per questa squadra è proprio quella: il pubblico. Il resto, purtroppo, è ancora un punto interrogativo. Ma se si lavora bene, se si fa una squadra vera, questa può diventare una stagione speciale”.