C’è fiducia, convinzione e anche un pizzico di nostalgia nelle parole di Zbigniew Boniek, ex leggenda giallorossa e oggi attento osservatore di ciò che accade dalle parti di Trigoria. Intervistato da Gabriele Turchetti per Il Tempo, l’ex numero 11 ha espresso la propria visione sul nuovo corso della Roma, applaudendo la scelta di puntare su uomini di esperienza e identità italiana. Per Boniek, l’arrivo di Massara in dirigenza, il ritorno di Ranieri e la guida tecnica affidata a Gian Piero Gasperini rappresentano un cambiamento netto rispetto alla gestione precedente.
“Massara e Ranieri? Così è molto meglio”
“Credo che oggi la Roma abbia finalmente una struttura solida – ha spiegato Boniek –. La presenza di figure come Massara e Ranieri dà spessore e competenza. E poi c’è Gasperini, che per me è una garanzia. Lavora tanto e bene. La speranza è che tutto fili liscio”. Un giudizio netto, che lascia intendere anche un certo scetticismo nei confronti della precedente gestione: “La mossa di esonerare De Rossi è stata affrettata. Non me la spiego, soprattutto dopo che gli era stato dato un contratto triennale. Poi c’è stato il buio con Juric, ma con l’arrivo di Ranieri la squadra ha ricominciato a giocare bene ed è andata a un passo dalla Champions”.
Gasperini, scelta giusta per il contesto romano
Sul fronte tecnico, Boniek non ha dubbi: “Gasperini non è mai stato troppo simpatico? Certo, ma di solito i bravi allenatori non lo sono. È uno che fa lavorare i giocatori, e questo a Roma serve. In un ambiente che tende a rilassarsi, avere un tecnico duro e presente è fondamentale. Se poi è stato scelto da Ranieri, io mi fido”.
Una battuta anche sull’ipotesi sfumata che Ranieri potesse guidare la Nazionale: “Sarebbe stato un grande CT, ma per noi è meglio così. E poi, diciamocelo: il selezionatore non è un allenatore. Vede la squadra ogni 3-4 mesi, lavora pochi giorni. Alla Roma, Ranieri può fare la differenza”.
Dovbyk, Soulé, Paredes: il giudizio sui singoli
L’intervista ha toccato anche alcuni temi tecnici. Boniek ha rivendicato con ironia la previsione fatta a inizio stagione sull’ex Girona: “Al primo gol di Dovbyk, scrissi che ne avrebbe fatti quindici. Ne ha segnati diciassette, quindi ho sbagliato di due” ha detto sorridendo. “Mi piacerebbe vederlo dialogare di più coi compagni, ma resta un grande investimento”.
Parole positive anche per Soulé: “Mi ha sorpreso. Pensavo avrebbe avuto difficoltà, invece ha fatto bene. Il merito è anche di Ranieri, che lo ha trasformato. Ora vedremo cosa riuscirà a fare con Gasperini”.
Sul fronte cessioni, Boniek comprende la posizione di Paredes, sempre più vicino al ritorno al Boca Juniors: “Vuole tornare in Argentina, lo capisco. Ha esperienza, qualità, ma non è più un giocatore da cui cominciare a costruire una formazione titolare. Credo che la situazione si risolverà anche per ragioni economiche”.
Trigoria sotto il sole? “Basta allenarsi la mattina e la sera”
Infine, l’ultima stoccata è sul tema ritiro: “Qualcuno si lamenta del caldo di Trigoria? Basta allenarsi la mattina e la sera, problema risolto. L’importante è fare una preparazione vera, perché poi i benefici si vedono”.
Rapporto con i Friedkin? Freddo: “Se ci vediamo ci salutiamo, ma non ci sentiamo. Nessuna relazione personale”. E se gli chiedi se gli piacerebbe tornare a Trigoria? Boniek sorride: “L’ho detto tante volte…”.