Paulo Dybala non ha mai smesso di sentirsi al centro del progetto. Nemmeno ora, che il fisico chiede pazienza e il campo ancora lo aspetta. I giorni scorrono tra terapie e lavoro personalizzato, ma l’argentino ha un obiettivo preciso: tornare protagonista nella Roma che riparte da Gasperini e da una nuova identità tecnica. E se le condizioni fisiche rappresentano ancora una variabile, la volontà della Joya non è mai stata così chiara.
Il nodo ingaggio e la posizione del club
In viale Tolstoj si ragiona, e non da oggi, su un tema tanto delicato quanto inevitabile: l’ingaggio dell’argentino pesa – eccome – sulle casse giallorosse. È il prezzo da pagare per avere un fuoriclasse, ma anche un ostacolo che rischia di diventare ingombrante in una stagione che, sotto la gestione Massara, dovrà tenere d’occhio il bilancio più di ogni altra cosa. L’idea è quella di ridurre il peso economico del contratto, magari attraverso una dilazione pluriennale, una strada che la società sta tentando di percorrere con il consenso del calciatore e del suo entourage. La cessione, almeno per ora, non è un’opzione sul tavolo. Non è una strategia, non è una volontà. Ma non è nemmeno un’ipotesi da escludere con leggerezza, soprattutto se certe chiamate cominciano ad arrivare.
Liverpool osserva, Antun ascolta
Nei giorni scorsi da Liverpool è arrivato un segnale chiaro, forse ancora informale, ma sufficiente per far drizzare le antenne. Un contatto diretto con Jorge Antun, il procuratore di Dybala, per sondare lo scenario. I Reds stanno valutando l’argentino come possibile erede di Diogo Jota, dopo il tragico incidente che ha stravolto il destino del portoghese e del club inglese. Dybala, dal canto suo, non ha mai nascosto il fascino che il calcio d’oltremanica esercita su di lui, ma sa bene che Roma gli ha dato un ruolo, una centralità e un amore che altrove forse non troverebbe con la stessa intensità.
Per ora tutto resta sul piano delle intenzioni. La Roma vuole tenersi stretto il suo numero 21, e l’argentino vuole dimostrare di poter essere ancora determinante, al netto di una tenuta fisica che dovrà necessariamente essere monitorata e gestita con cura. Ma se la Premier dovesse affondare il colpo, con proposte concrete e magari sostenibili anche per le casse romaniste, allora sarà il momento di prendere decisioni. Il tempo, come sempre, farà il suo corso.