Più di due anni fa, grazie a Josè Mourinho, Niccolò Pisilli esordiva in Seria A in un Roma-Inter di fine campionato. Era il 6 Maggio 2023. Qualche mese dopo, il giovane centrocampista giallorosso avrebbe realizzato anche il suo primo gol tra i professionisti, durante un Roma-Sheriff Tiraspol di Europa League. Entrato nelle grazie dello Special One prima, e di Daniele De Rossi poi, Pisilli ha dimostrato di saper meritare un posto stabile in prima squadra, convincendo anche gli ultimi tecnici che si sono succeduti sulla panchina romanista. Ora l’obiettivo per il futuro è chiaro: confermarsi e crescere con la sua Roma. A partire proprio dal 13 Luglio, giorno d’inizio del ritiro, sotto gli occhi del suo nuovo allenatore: Gian Piero Gasperini.
Pisilli nella stagione 2024-2025: crescita, fiducia e conferme
La stagione 2024-2025 si apre sotto il segno di Daniele De Rossi. L’aspirazione è quella di tornare in Champions League e, per farlo, società e allenatore scelgono una strategia ben precisa: affiancare senatori e giocatori di esperienza a giovani emergenti da lanciare nel calcio dei grandi. Tra i baby giallorossi tenuti in grande considerazione c’è proprio Niccolò Pisilli, su cui l’allenatore di Ostia decide di puntare promuovendolo stabilmente in prima squadra. A credere nelle potenzialità del giovane centrocampista romano è proprio lo stesso DDR, le cui parole ancora oggi risuonano come una speranza per il futuro: “Non conoscevo Pisilli, ammetto che vederlo dal vivo mi ha stupito e impressionato“.
Gli inizi sono confortanti e confermano le aspettative della vigilia. Lanciato per la prima volta titolare in campionato contro la Juventus di Thiago Motta, Pisilli ripaga la fiducia e dimostra coraggio, personalità , una discreta tecnica individuale e una lucidità calcistica fuori dal comune. Insomma, l’esordio non passa inosservato. Le sue doti vengono apprezzate anche da Ivan Juric – sarebbe stato impossibile sbagliare anche su questo – che lo utilizza quasi sempre nei suoi due mesi in giallorosso post De Rossi, a volte anche a discapito di qualche senatore. Niccolò gioca, si diverte, migliora, e si impone in mezzo al campo. A fine settembre arriva anche la prima gioia stagionale, quando in casa contro il Venezia di Di Francesco sigla il gol vittoria del 2-1 e regala tre punti preziosissimi alla sua squadra.
A fine partita Juric non può fare a meno di elogiarlo: “Di lui ti innamori in poco tempo. Deve crescere perché è giovane, ma ha un talento che non avevo mai riscontrato.” Talento che viene riconosciuto anche da Ranieri, con cui Niccolò gioca meno, ma impara tanto. Perché il calcio si apprende anche guardando giocare i senatori e accogliendo i preziosi e saggi consigli di maestri con una carriera quarantennale alle spalle. E Niccolò potrebbe aver imparato a sufficienza per non farsi trovare impreparato dal futuro che Gian Piero Gasperini sta costruendo a Roma.
Nuovo capitolo con Gasperini: migliorare ancora e poi imporsi
Che ci siano ancora margini di miglioramento lo sa anche lo stesso Pisilli, che, durante gli ultimi Europei Under 21 che lo hanno visto protagonista con uno splendido gol alla Spagna, ha ammesso: “E’ stato un anno positivo per me, era la mia prima vera stagione in prima squadra e sono contento di come è andata, ma non mi posso accontentare, devo puntare sempre a far meglio. Devo migliorare in tantissime cose, nella gestione dei momenti e nello sbagliare meno passaggi.”
Piccole imperfezioni che quest’anno sono emerse spesso – come è giusto che sia alla sua età – facendoci sobbalzare dalla sedia più di una volta. Emblematico, al riguardo, l’episodio che, durante l’ultimo Inter-Roma deciso da Matias Soulé, lo ha visto a tu per tu con Sommer completamente da solo e che gli è valso, a fine partita, un rimprovero costruttivo e paterno da parte di Ranieri. Ma d’altronde gli errori sono necessari per la maturazione, soprattutto alla prima stagione in Serie A.
Di certo le qualità che caratterizzano Niccolò Pisilli sono estremamente apprezzate da Gian Piero Gasperini, che potrebbe sfruttare la sua velocità , la sua intelligenza tattica con la palla al piede e i suoi fantastici tempi di inserimento che più di una volta lo hanno portato nel cuore dell’area avversaria. Se con il lavoro dell’ex tecnico dell’Atalanta, Niccolò riuscirà ad incrementare le sue abilità e a lavorare sui suoi punti deboli – su tutti la finalizzazione sotto porta e un fisico ancora ritenuto “gracilino” – allora potrà davvero pensare di imporsi come un punto fermo del centrocampo giallorosso per le future stagioni.