Ufficialmente per gli scarsi risultati ottenuti nelle prime 4 gare di campionato, ma dietro all’esonero di Daniele De Rossi c’è molto di più. In queste ore La Repubblica ha parlato in maniera massiccia dei tanti motivi che hanno portato la proprietà a tale decisione: su tutti i rapporti incrinati con la CEO Lina Souloukou, che non ha tollerato la definizione di “parafulmine” data da Totti, avvalorata dal tecnico, e la gestione del caso Zalewski.
Ma ecco un nuovo retroscena su De Rossi che rivela come l’epilogo della giornata di ieri avesse radici createsi già da tempo. Stando al quotidiano, l’allenatore giallorosso aveva presentato le dimissioni qualche settimana fa, respinte però dai Friedkin. Il motivo è Paulo Dybala: dopo il mancato trasferimento in Arabia, non gradito alla proprietà, Lina Souloukou avrebbe chiesto a DDR di non far giocare la Joya più di 14 partite, in modo tale da non far scattare il rinnovo automatico che sarebbe costato 30 milioni lordi al club. Una richiesta che ha mandato su tutte le furie De Rossi, incrinando ancor di più il rapporto con la dirigenza.