Roma, allarme attacco: Dovbyk è l’unico centravanti, servono rinforzi subito

Dopo le cessioni di Abraham e Shomurodov, la Roma si ritrova con il solo Dovbyk in attacco. Gasperini aspetta rinforzi: il preferito è Krstovic del Lecce, ma il prezzo è alto. Mikautadze e Ferguson restano sullo sfondo. Massara al lavoro per chiudere almeno un colpo prima dell’inizio del ritiro.

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
4 min di lettura

La rivoluzione è partita, ma il cantiere Roma è ancora aperto. E in attacco, al momento, la situazione è al limite dell’allarme. Dopo l’accordo per il rinnovo di Mile Svilar, il club ha messo in sicurezza la porta, ma ogni altro reparto ha bisogno di interventi mirati. In difesa, a centrocampo, sugli esterni e soprattutto in avanti, dove il quadro è chiaro e preoccupante: al raduno di domenica si presenterà un solo centravanti di ruolo, Artem Dovbyk.

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Abraham al Besiktas, Shomurodov verso l’addio

Il reparto offensivo ha perso due pedine nel giro di pochi giorni. Tammy Abraham ha scelto il Besiktas, convinto dal progetto e dal ruolo centrale che gli verrà garantito. Eldor Shomurodov, invece, è a un passo dal trasferimento al Basaksehir, chiudendo così un capitolo mai davvero decollato in giallorosso. Il risultato è che, oggi, l’unico nove a disposizione di Gian Piero Gasperini è l’ucraino Dovbyk, reduce da un finale di stagione positivo ma ovviamente insufficiente per reggere da solo l’intero peso offensivo.

Krstovic il nome caldo: Corvino alza la voce

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il nome in cima alla lista dei desideri romanisti è quello di Nikola Krstovic, classe 1999, attaccante del Lecce. Montenegrino, fisico e istintivo, Krstovic ha già rifiutato l’interesse del Leeds pur di restare in Italia. La Roma lo osserva con attenzione, anche se il prezzo fissato da Pantaleo Corvino è di circa 30 milioni di euro. Una valutazione alta, ma giustificata – secondo il DS salentino – dalle statistiche: “Ha fatto 12 gol e 6 assist: è tra i primi otto attaccanti del campionato. Altri, con numeri peggiori, vengono valutati 35 o 40 milioni. Noi ci adegueremo alle esigenze del calciatore, ma chi lo vuole deve tenere conto del suo valore reale”, ha dichiarato Corvino.

Per provare a sbloccare l’affare, la Roma valuta l’inserimento di contropartite tecniche, ma la trattativa è ancora nella fase esplorativa. Gasperini, però, lo considera il profilo giusto per affiancare Dovbyk, creando una coppia fisica, complementare e adatta a reggere il peso dell’attacco giallorosso.

Mikautadze e Ferguson restano in corsa

Se Krstovic è in cima alla lista, le alternative non mancano. La prima risponde al nome di Georges Mikautadze, 24enne georgiano del Lione, in attesa di conoscere il verdetto definitivo sul ricorso del club francese contro la retrocessione in Ligue 2. La Roma osserva e valuta, consapevole che un eventuale declassamento aprirebbe uno spiraglio per l’affare.

Altro nome seguito con attenzione da Frederic Massara è quello di Evan Ferguson, attaccante irlandese classe 2004 di proprietà del Brighton. Giovane, strutturato, con margini di crescita enormi, Ferguson resta una scommessa intrigante, soprattutto se si dovesse concretizzare un’apertura al prestito da parte del club inglese.

Serve accelerare: Gasperini vuole risposte

Con l’inizio della preparazione ormai imminente, il tempo stringe. Gasperini ha bisogno di una rosa completa il prima possibile, e il reparto offensivo è quello che oggi presenta le lacune più evidenti. Dovbyk non può bastare. Serve almeno un altro centravanti di livello, e la società è al lavoro per chiudere il primo colpo nel più breve tempo possibile. Le idee ci sono. I nomi anche. Ora serve solo trasformare la lista dei desideri in acquisti reali. Perché la Roma che verrà non può permettersi di restare con un solo numero nove.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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