Roma Femminile, Rossettini ricorda Astori: “Quello che è successo mi ha cambiato la vita”

Il nuovo tecnico delle giallorosse ha ricordato il suo ex compagno di squadra: "Per me era molto importante perché io mi prendevo sempre tante responsabilità, lui mi aiutava a dare il giusto peso alle cose"

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
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La Roma Femminile riparte da Luca Rossettini, scelto come nuovo allenatore dopo l’addio di Alessandro Spugna. Durante la visita all’archivio storico del club, il tecnico si è soffermato sulla maglia appartenuta a Davide Astori nella stagione 2014/2015, suo ex compagno di squadra ai tempi del Cagliari e scomparso all’età di 31 anni, il 4 marzo del 2018.

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Gli account social della Roma hanno mostrato questa bellissima scena, con il ricordo di Rossettini: “Questa maglia ce l’ho appesa a casa anche io. Non della Serie A, ma della Champions League, regalata da Davide con dedica. Ho i brividi, abbiamo giocato insieme al Cagliari per due anni, poi è venuto a Roma lasciando il Cagliari durante la preparazione estiva. Davide è stato un compagna di squadra e un amico importante, perché mi ha spinto a migliorarmi. Abbiamo giocato fianco a fianco, con caratteristiche diverse. Lui prendeva più rischi, io ero più prudente, quindi ci completavamo bene ma c’era un grande rispetto reciproco. Era forte, giocava per la Nazionale. Sono sempre stato competitivo e io non volevo essere da meno, perciò cercavo di raggiungerlo e di ridurre il gap tra noi il più possibile. Tutto quello che è successo dopo, devo dire che ha cambiato la mia vita. A casa la sua maglia è l’unica che tengo girata sul retro, tutte le altre le tengo dal lato dello Scudetto. Lui sorrideva sempre, anche nei momenti difficili riusciva a sdrammatizzare, a sottolineare che alla fine si parlava di calcio, e per me era importante per me perché io invece ero portato a prendermi più responsabilità di quanto dovessi. E lui era uno che mi aiutava a ritornare coi piedi per terra, a dare il giusto peso alle cose, e ce l’ha fatta fino alla fine. Quello che gli è successo ha avuto un grande impatto su di me. Il giorno dopo sono tornato a casa e ho guardato mia moglie e i miei figli in maniera diversa, perché ho pensato a quello che era successo. Poteva capitare a me, ero in attività. Ricordo perfettamente il momento in cui abbiamo sentito la notizia. Ero al Genoa e dovevamo giocare contro il Cagliari, la prima cosa che feci fu andare nello spogliatoio del Cagliari, dove avevamo tanti compagni che avevano condiviso molti momenti con Davide, e abbiamo iniziato a piangere negli spogliatoi, è stato un momento molto toccante. Mi avete fatto un bel regalo“.

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