Via Catania, il terreno cede di nuovo: la paura dei residenti a sette anni dalla voragine

A rischio auto e pedoni, il guasto idrico riapre le ferite del 2018. I residenti: “Acea intervenga prima che sia troppo tardi”

Deneb Antuoni
3 min di lettura

Sette anni dopo, il timore torna ad abitare sotto i piedi dei residenti di via Lomellina, piccola traversa di via Catania nel II Municipio. Il terreno ha ceduto di nuovo, e stavolta a preoccupare non è soltanto la memoria della voragine del 2018 – quando una donna rimase ferita – ma la condizione attuale di un’area che sembra sprofondata nel tempo.

- Pubblicità -

La scena è eloquente: acqua che esce a spruzzo dalle tubature, recinzioni arancioni, una spaccatura profonda che svela condotte marce e un cantiere sospeso. Il video è stato girato e diffuso da Daniela, residente della strada, che racconta come tutto sia iniziato – di nuovo – lo scorso 10 luglio. Ma la vera origine va ricercata più indietro nel tempo.

La frattura del 2023 e la gestione privata

Nel 2023, sempre nello stesso tratto di strada, il terreno ha ceduto per la seconda volta. “La zona fu transennata dai vigili”, racconta Daniela, “e noi condomini siamo stati costretti a unirci in un super condominio per avviare un contenzioso legale e sbloccare i lavori”. Ma proprio durante gli scavi si è svelato il vero problema: condutture idriche sgretolate, vecchie, inservibili.

A gestirle, pur non trattandosi di rete pubblica, è Acea Ato 2, che ne detiene la proprietà. Il 7 luglio, gli operai della ditta incaricata – Zara Srl – si sono trovati davanti tubi danneggiati che hanno cominciato a riversare acqua nello scavo, bloccando ogni intervento. Episodi simili si erano già verificati nei mesi precedenti.

“Tubi collegati con giunture provvisorie”: la rabbia dei residenti

Secondo la lettera di diffida inviata dall’amministratore del super condominio ad Acea il 10 luglio, il problema è sistemico. Daniela accusa: “Hanno collegato le tubature con giunture provvisorie, che hanno subito ceduto. Ora l’acqua filtra di nuovo nel sottosuolo, scorrendo lungo la strada e minacciando nuovi cedimenti”.

L’acqua non è soltanto uno spreco, ma un rischio concreto per la sicurezza urbana. A detta dei residenti, la situazione attuale può degenerare in qualsiasi momento. “Cosa deve accadere – si chiede Daniela – per convincere Acea a sostituire l’intera rete? Deve forse crollare un palazzo?”

Il precedente che fa paura

Il ricordo della voragine del 2018 non è un dettaglio marginale. All’epoca una signora rimase ferita precipitando nel vuoto, proprio a pochi metri da dove oggi si sta consumando la nuova emergenza. Le tubazioni – spesso risalenti agli inizi del Novecento – necessitano di interventi strutturali e non più provvisori.

Il Gruppo Acea ha annunciato in passato programmi di rinnovamento legati anche ai fondi PNRR, ma per i condomini di via Lomellina servono risposte immediate: ricostruire da zero, prima che la situazione sfugga di mano.

Condividi questo articolo
Seguimi su:
Un professionista che conosce il valore della condivisione, del lavoro comune e che trova sempre nuovi stimoli nel valorizzare le doti delle figure con cui collabora. "Le mie esperienze acquisite a fianco di realtà aziendali grandi e piccole mi hanno permesso di sviluppare una forte adattabilità, dinamismo, flessibilità, autonomia e predisposizione ai rapporti interpersonali, lavorando per obiettivi e gestendo le priorità."
Nessun commento