La squadra prova a ricomporre le proprie certezze sull’ottima vittoria contro l’Udinese, ma intanto c’è una Roma da ricostruire dall’interno. Al di là del cambio di allenatore, i Friedkin, in questo momento indaffarati nell’acquisizione dell’Everton, vedono un Ghisolfi in bilico ed un post Lina Souloukou da individuare. Probabile che più avanti possa essere trovato un manager tramite i soliti algoritmi all’americana, ma nel frattempo ecco la soluzione provvisoria.
La Roma sceglie come nuovo CEO l’avvocato Lorenzo Vitali, un uomo diventato molto influente a Trigoria, stimato anche dalla Souloukou prima del suo addio e che ha risolto molte magagne legali al club nel tempo. Una soluzione ad interim prima di una decisione definitiva, maturata dopo il no di Andrea Chiavelli, un uomo di fiducia di De Laurentiis che lavora al Napoli da una ventina d’anni, e l’impossibilità di trovare un nome altisonante nell’immediato. Non “l’uomo di calcio” che Claudio Ranieri auspicava, ma la Roma opta per tale direzione.