Un mese che definire decisivo non rende l’idea quello che attende la Roma, e lo stesso Ranieri è di quest’avviso: “Dicembre dirà chi siamo e cosa vogliamo diventare”, ha dichiarato nella conferenza stampa pre Lecce, con tanti scontri importantissimi, tra campionato e coppe, da non fallire. Dopo sarà calciomercato, in una sessione che si prospetta intensa per i giallorossi, nonostante gennaio non regali mai grosse manovre in Italia. Chi sembra destinato a dire addio alla capitale è Nicola Zalewski, un giocatore che non ha più nulla a che fare con l’ambiente.
Né società né tifosi gli perdonano l’aver rifiutato prima il PSV e poi il Galatasaray a fine agosto, cosa che avrebbe garantito al club un guadagno di quasi 10 milioni da un giocatore in scadenza. Il polacco però, alla Roma dal 2011 tra giovanili e prima squadra, non voleva lasciare tale maglia e l’Italia in generale, bloccando il tutto. Le prestazioni rivedibili, un clima ostile, ed un Ranieri che sembra voler fare altre scelte, rendono il rinnovo di Zalewski un vero e proprio miraggio, e il destino è segnato.
Da gennaio il giocatore darà libero di accasarsi in un’altra squadra per l’anno successivo, ed è dunque da capire se si cercherà una soluzione con il club per un addio immediato o se attenderà di uscire a zero l’estate prossima. Occhio ad un Mourinho che ha sempre avuto una gran considerazione dell’esterno classe 2002, che proprio sotto la sua guida ha fatto vedere le cose migliori. Se Zalewski possa aprire al Fenerbahce dopo aver rifiutato la Turchia un paio di mesi fa non è chiaro, ma ciò che sembra scontata è la fine dell’avventura con la Roma.
Rensch, Zappa e l’attacco
A ben vedere il polacco non è l’unico giocatore di fascia che rischia di dover cambiare casacca già quest’inverno. Abdulhamid e Dahl sono due incognite che stanno lasciando diversi interrogativi nei tifosi, che si chiedono il perché di tali investimenti al momento poco utili alla causa. Occhio alle soluzioni in prestito, con la Roma che deve però muoversi anche in entrata.
Rensch e Zappa sono due profili diversi ma ugualmente osservati, con il primo più giovane (21 anni) e di prospettiva, ma proveniente dall’Ajax e dunque da sgrezzare, e il secondo invece più pronto per la Serie A ed abituato agli schemi di Ranieri, che lo ha allenato al Cagliari nelle ultime due stagioni. Ci sarà poi bisogno di mettere mano all’attacco, ed occhio alle novità sul fronte Raspadori.