Tra i paletti del Settlement Agreement firmato con la UEFA nel 2022 e le richieste di Gian Piero Gasperini, la Roma ha iniziato a muoversi concentramente sul calciomercato in entrata. Sfumata definitivamente la trattativa per Richard Rios (presto un nuovo giocatore del Benfica), i giallorossi hanno ufficializzato l’acquisto di El Aynaoui dal Lens per 23 milioni di euro più 2 di bonus.
Nella serata di ieri, Evan Ferguson è sbarcato a Ciampino e nelle prossime ore diventerà il secondo acquisto di questa finestra estiva. L’accordo con il Brighton è stato trovato sulla base di un prestito oneroso da 3 milioni di euro con diritto di riscatto a 38 milioni (stipendio interamente coperto dal club giallorosso). Salvo sorprese, poi sarà il turno di Wesley, mentre il nome forte per la difesa rimane quello di Daniele Ghilardi dell’Hellas Verona. Di questo e molto altro, ne abbiamo parlato con l’agente Fifa Alessio Rosso, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.
Rosso: “Lavorare con le squadre brasiliane è complicato”
Alessio Rosso ha svelato i numerosi ostacoli che ha dovuto incontrare la Roma nella trattativa con il Palmeiras per Rios: “Lavorare con le squadre brasiliane è complicato, chi sceglie le cifre non è il direttore sportivo, ma hanno un consiglio direttivo di determinate persone dove ci sono presidenti e dirigenti che amministrano e gestiscono i soldi, e queste persone normalmente decidono quando cedere e quando comprare un giocatore. L’importanza in queste situazioni, soprattutto con club che hanno abbastanza disponibilità di denaro, è quando arrivano i soldi: tra un un 25 milioni subito e un 28 milioni diviso in 3 rate, normalmente le squadre brasiliane scelgono i 25 subito, perché nei consigli elettivi ogni anno le persone vengono rielette e se tu hai i soldi in mano li puoi gestire. Quindi la distribuzione e la gestione dei soldi sono più importanti rispetto alla cifra. Se i soldi arrivano tra due anni è possibile che determinate persone non ci siano più nel consiglio direttivo del club e quindi non potranno gestirli“.
Rosso su El Aynaoui: “Si completa meglio con Koné”
Viste le difficoltà per Rios, la Roma ha virato con decisione su El Aynaoui. Rosso ha commentato così l’acquisto del centrocampista franco-marocchino: “Sono entrambi giocatori che hanno grandi margini di miglioramento e tutti e due andavano bene per Gasperini. Secondo me Al Aynaoui si completa maggiormente con Koné, se Gasperini ha idea di utilizzare Koné come gioca con la nazionale francese, quindi da mediano davanti alla difesa un po’ più bloccato e più ‘volante’, come si dice in Sudamerica, ovvero colui che aiuta nella costruzione il difensore centrale. Mentre il franco-marocchino è un giocatore che ha più passo senza palla, è un tipico box-to-box che lavora negli inserimenti negli spazi, nel rimorchio con l’azione offensiva, quindi più versatile perché ti proietta immediatamente con l’azione verso l’area. Fa qualche gol in più perché ha la gamba per prendersi gli spazi giusti. Poi recupera tanti palloni in fase di interdizione perché ha le leve molto lunghe. È un giocatore tignoso che partecipa molto alla distruzione del gioco avversario. Mentre Rios è più un giocatore di gamba, che ti faceva quelle sparate palla al piede imprevedibili di 30 metri per tagliare il campo in verticale. Sono giocatori nella realtà molto diversi, però secondo me molto meglio El Aynaoui che si completa meglio con Koné“.
Su un possibile paragone: “Mi ricorda un Dacourt molto più strutturato fisicamente, però con 20 centimetri in più di gamba per andare a prendersi i palloni“. Ha poi rassicurato sulle sue condizioni: “Secondo me è un giocatore che farà benissimo, inoltre il suo infortunio non è stato così grave. Le persone in Francia che lo conoscono e che lavorano lì mi hanno detto che nella realtà quel collaterale lì può sfibrarsi e rompersi a chiunque. Non è un un infortunio che comporta il fatto che bisogna avere cautela per utilizzarlo“.
Rosso: “Non riuscendo a migliore il fatturato, si deve diminuire il monte ingaggi”
Come ben sappiamo, la Roma deve continuare a rispettare i paletti del FFP. Rosso ha spiegato entro quali limiti possono muoversi i giallorossi da qui a fine mercato: “La Roma ha liberato spazio a giugno con Ghisolfi e può mettere dentro un determinato numero di costi totali e ammortamento dei giocatori. Attualmente, ha ancora qualche margine, però ha necessità di fare uscite, perché ci sono dei costi che pesano tantissimo, come quelli di Hermoso, Kumbulla e Cristante, ma possono uscire anche giocatori che libereranno un piccolo spazio, come Saud, El Shaarawy e lo stesso Bove. Conta anche il contratto di De Rossi, nello squad cost rule conta anche lo staff tecnico della prima squadra. Ci sono dei numeri dove si può ancora a grattare un pochino, ma la Roma non arriverà mai al 70% del fatturato. Non c’è arrivata l’anno scorso e nemmeno quello prima, però i Friedkin sono obbligati a mantenere questi costi ‘bassi’, non proprio alla soglia, perché dobbiamo considerare le spese del debito aggregato triennale. Loro potrebbero ancora mettere qualche giocatore in più in questo bilancio di costi, ma non vogliono arrivare al limite, perché devono sempre dimostrare alla UEFA di voler migliorare i conti. Non riuscendo in questo momento a migliorare il fatturato in nessun modo, né dai diritti tv, dal merchandising e dagli sponsor, devono per forza continuare a diminuire piano piano il monte ingaggi e spalmare gli stipendi più alti“.
Rosso sui prossimi obiettivi: “Mi aspettavo il sottopunta sinistro. Gasperini ha chiesto altri difensori”
Nonostante questi ostacoli, il mercato della Roma non è ancora finito. Rosso ha parlato dei prossimi obiettivi dei giallorossi: “Ad inizio mercato a giugno parlando con Ghisolfi stavano cercando fortemente il sottopunta sinistro, il Lookman dell’Atalanta, anche perché in quel ruolo ci sono tre mancini e serve un giocatore di piede destro. In questo momento in quel ruolo ci sono solo El Shaarawy e Pellegrini, che sono adattati. Ferguson è uno che gioca anche venendosi a prendere la palla nella trequarti, quindi potrebbe anche giocare dietro Dovbyk, però non è la struttura che predilige Gasperini. Mi aspettavo un Mikautadze come tipologia di giocatore lì a sinistra e pensavo che fosse il primo giocatore che sarebbero andati a prendere. Non è stato così perché secondo me in quella zona ci sono ancora troppi giocatori dentro che non escono. Quindi Baldanzi da dare in prestito con obbligo di riscatto, Pellegrini non uscirà, un El Shaarawy da vendere in Arabia Saudita. Fino a quando non escono loro, magari non fanno quell’acquisto lì“.
Nuovi rinforzi potrebbero arrivare per il reparto difensivo: “Dietro Gasperini vuole degli altri giocatori. Proveranno a vendere Kumbulla, però ha un peso a bilancio troppo alto, come Hermoso. Secondo me se riescono a venderli potrebbe arrivare un co-titolare e un prestito alla Nelsson. Oltre Ghilardi può arrivare un altro titolare da 13-15 milioni di euro. La Roma cercava Mavropanos, quindi un giocatore da quel valore lì. A parte Ghilardi, che è un giovane di grande prospettiva ma non può essere un punto fermo come Mancini e N’Dicka, devono prenderne ancora un altro. Considerando che N’Dicka può giocare solo come braccetto a sinistra e Mancini verrà utilizzato soprattutto al centro, un titolare da affiancare a Ghilardi secondo me lo devono fare, ma solo in caso di cessione di Hermoso e Kumbulla“.