All’Olimpico spunta lo striscione “Daje Ivan”: a chi era rivolto?

Lo striscione ha generato parecchia confusione, tanto che nel postpartita al tecnico croato è stato chiesto cosa ne pensasse

Redazione Solo la Roma
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Striscione "Daje Ivan" in Roma-Torino

A quasi un mese di distanza dall’ultima volta, la Roma è tornata al successo in campionato, battendo 1-0 il Torino allo stadio Olimpico grazie al gol di Paulo Dybala. Il successo ha permesso al tecnico Ivan Juric di salvare la propria panchina, nonostante il clima di tensione dopo la brutta sconfitta di Firenze dello scorso weekend. Tuttavia, nonostante il risultato positivo, il legame tra il tecnico croato e i tifosi rimane distante e un elemento che ha generato ulteriore confusione è stato uno striscione con la scritta “Daje Ivan” esposto in Curva Nord.

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La verità sullo striscione

Come riportato da Il Romanista, lo striscione “Daje Ivan” era rivolto a un membro del gruppo di tifosi della Nord in difficoltà, mostrando solidarietà e vicinanza in un momento personale difficile. Ieri in tv è stato confuso come messaggio di sostegno verso Juric, a cui stata fatta persino una domanda su cosa ne pensasse.

Non so se fosse per me o per altri – ha dichiarato Juric ai microfoni di Dazn a fine partita. Fino ad adesso non devo essere essere molto contento. Ho fatto delle cose discrete, si può fare molto meglio. Spero di riconquistare la fiducia del pubblico, con queste prestazioni, con la solidità, con il gioco, con le idee: mi auguro di sì“.

Il rapporto tra Juric e i tifosi

Al gol di Dybala, Juric è esploso in un’esultanza genuina, saltando e alzando entrambe le braccia al cielo, quasi come fosse una liberazione. L’accoglienza dei tifosi però è stata glaciale: durante la lettura della formazione e il riscaldamento, il tecnico e diversi giocatori (Celik e Zalewski su tutti) sono stati accolti con fischi, tranne alcuni elementi come Hummels, Pisilli, Dybala, Koné, Baldanzi e Svilar, che hanno ricevuto un saluto più caloroso.

Non sono invece comparsi striscioni nei confronti dei Friedkin, né i tifosi hanno deciso di restare in silenzio o di lasciare vuoto il settore per protesta. La Curva Sud ha lanciato un segnale di tregua, sostenendo la squadra nel secondo tempo nonostante il momento difficile, seppur con un messaggio finale chiaro e deciso: “Tifiamo solo la maglia“.

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