Note liete e rimpianti si accavallano nel day after di un derby che lascia più l’amaro in bocca che la felicità di non aver perso. Dato il ritardo in classifica, ed un riposo infrasettimanale che la Lazio non aveva avuto, era la Roma la squadra chiamata ad azzannare la partita, ad avere quell’atteggiamento da gruppo maturo che non aveva altro se non il bottino pieno in testa. Il pareggio invece sta sicuramente più stretto ai biancocelesti, e la corsa Champions si complica maledettamente. Come detto però anche qualche giocatore sopra le righe, come un Evan Ndicka che ormai passa quasi inosservato.
Solo lui e Baschirotto non hanno saltato neanche un minuto in questa Serie A (2.880′), oltre ai portieri Falcone e Svilar, quest’ultimo in attesa di un rinnovo invocato a furor di popolo. Non spiccherà per giocate o interventi spettacolari, ma la costanza di rendimento dell’ivoriano è invidiabile, una macchina da 6, 6.5 che nessun allenatore quest’anno, nella travagliata stagione della Roma, ha avuto il coraggio di togliere. Qualcosa che non è di certo passato inosservato, soprattutto in Premier League, dove a Newcastle e Nottingham Forest si è aggiunto il forte interesse dell’Arsenal di Arteta.
A parlarne è il giornalista francese Abdellah Boulma, che rivela come ci siano addirittura già stati contatti tra l’entourage del giocatore ed il consiglio di amministrazione del club inglese, in cerca di nuove pedine per tentare il famigerato assalto ad un titolo nazionale che manca dal 2003/04. Il contratto che il classe ’99 ha fino al 2028 è ciò su cui può contare la Roma, tanto per convincerlo a rimanere nella capitale quanto per chiedere una cifra alta per il cartellino nel caso la cessione si riveli necessaria. Ma cosa pensa Ndicka?
Ndicka: “Non farò finta di non vedere”
Chiaro che, di fronte ad un club prestigioso come l’Arsenal, inserito nel campionato più attraente del mondo e con la possibilità di offrire la partecipazione alla prossima Champions League, fondamentale per i giallorossi è capire la volontà di Ndicka, che proprio ieri, all’Equipe, qualcosa ha detto: “Interesse di grandi squadre? Non farò finta di non vedere, ma a Roma sono rispettato e io rispetto loro. Mi resta un contratto di tre anni, vedremo”. Parole forse di circostanza che non chiariscono bene i suoi pensieri, per un giocatore che sarebbe un peccato perdere.