Indubbiamente molte le questioni che riguardano la Roma nell’ultimo periodo, su tutti un post Ranieri che vede novità sui fronti Ancelotti e Fabregas, ma ora testa al campo. Fra poche ore i giallorossi faranno calare il sipario sulla 36ª giornata di Serie A, in uno scontro di cartello contro l’Atalanta che può regalare una classifica da sogno, a soli due turno dal termine. Una vittoria al Gewiss Stadium e sarà 4° posto in solitaria, uno scenario impossibile da prevedere fino a poco tempo fa, e mai come questa volta la Dea risulta essere un avversario di primo livello ma battibile.
Non solo per lo stato di forma fisica e psicologica di cui gode la Roma, ma anche per una serie di defezioni che hanno colpito senza pietà la retroguardia bergamasca. I lungodegenti Posch, Kolasinac e Scalvini non si vedranno più in questa stagione, e a questi sembrava dovesse aggiungersi “solo” lo squalificato Hien, ma non è così: l’Atalanta perde anche Rafael Toloi per un problema al polpaccio sinistro accusato nelle ultime ore, un ulteriore tegola che riduce all’osso le scelte di formazione. Gasperini avrà di fatto a disposizione due difensori di ruolo, Djimsiti ed il recuperato Kossounou, costretto a stringere i denti nonostante la condizione non ottimale.
De Roon favorito su Ruggeri, scelte fatte per Ranieri
Stando così le cose, il dubbio per il Gasp è uno per quanto riguarda il terzetto che agirà davanti a Carnesecchi: abbassare De Roon da centrale o posizionare Ruggeri braccetto di sinistra, un ruolo che, in situazioni di emergenza, ha ricoperto in passato. Probabile che venga preferita la prima opzione. Per il resto un’Atalanta con Bellanova e Ruggeri sulle fasce e la coppia Ederson-Pasalic sulla mediana, in attesa di scoprire se, in attacco con De Ketelaere e Retegui, ci sarà un Lookman alla prese con una fastidiosa infiammazione al tendine d’Achille. Samardzic di tiene pronto nel caso.
Sulla sponda opposta del campo, una Roma pronta a cavalcare le certezze costruitasi nelle ultime settimane, con scelte ormai fatte da parte di Ranieri: tutto invariato dietro, con Celik, Mancini e N’Dicka a difendere i pali di Svilar, mentre sulle fasce ancora fiducia ad Angelino e Soulé. Centrocampo orfano di un Pellegrini che ha terminato la stagione, con Pisilli pronto a schierarsi accanto a Koné e Cristante. Terza partita consecutiva dal 1′ per la coppia Dovbyk-Shomurodov, per andare a cercare i gol necessari a materializzare una vittoria dal sapore di Champions.