Giornata di beneficienza in Argentina, dove è stata organizzata una partita per il piccolo Santino, ragazzo di sette anni che soffre di leucemia e per la quale si trova in cura a Singapore. All’evento per raccogliere fondi contro la malattia erano presenti anche Paulo Dybala e Leandro Paredes, con la Joya che ovviamente non è potuta scendere in campo a causa dell’infortunio al tendine da cui sta recuperando. Ha giocato e segnato invece il centrocampista, che presto potrebbe salutare la Capitale, protagonista di una rete di tacco dopo uno scambio con un altro ex giallorosso come Pablo Daniel Osvaldo.
Paredes verso il Boca Juniors
Questo evento potrebbe però essere l’ultimo da compagni di squadra per i due argentini, visto che Paredes sembra essere sempre più lontano da Trigoria. Dopo diverse sessioni di mercato in cui la trattativa non si è mai conclusa, questa volta il passaggio al Boca Juniors sarebbe dietro l’angolo.
Già da qualche giorno infatti il centrocampista avrebbe accettato l’offerta degli Xeneizes, che ora per arrivare alla fumata bianca dovranno pagare la clausola rescissoria da circa 3,5 milioni di euro. Il terzo capitolo giallorosso – dopo quelli del 2014/2015 e 2016/2017 – starebbe dunque per chiudersi, per fare ritorno in patria da quei colori che lo hanno lanciato nel mondo del calcio.
Dybala corre verso il recupero
Per un argentino che sta per salutare, ce n’è un altro che invece non vede l’ora di tornare in campo dopo l’infortunio patito contro il Cagliari che gli ha impedito di scendere in campo nell’ultima parte di stagione. Dybala sta infatti proseguendo il proprio recupero per essere nelle migliori condizioni possibili all’inizio del nuovo campionato, dove ancora una volta proverà a vestire i panni di trascinatore della Roma.
Nonostante più di qualcuno abbia dubitato del ruolo della Joya con l’arrivo di Gasperini, è stato direttamente il neo tecnico a puntualizzare che nessun giocatore non è adatto alla sua idea di calcio. Il che sta a significare che se Dybala starà bene fisicamente sarà in campo, perché privarsi della qualità del numero 21 appare come un reato e per una Roma che vuole tornare in Champions League vorrebbe dire farsi del male da sola.