Clausola scaduta, ora il Boca dovrĆ  trattare: il futuro di Paredes passa da Trigoria

Il club argentino ha lasciato scadere la clausola rescissoria da 3,5 milioni per riportare a casa il centrocampista campione del mondo. Ora, se vorrĆ  riabbracciare Paredes, il Boca dovrĆ  sedersi al tavolo con la Roma e trattare come si fa tra grandi: senza scorciatoie, solo carte in mano e argomenti convincenti.

Deneb Antuoni
2 min di lettura

Nel calciomercato, come nella vita, ci sono treni che vanno presi in corsa. E il Boca Juniors, stavolta, ha perso il proprio. La clausola rescissoria da 3,5 milioni di euro inserita nel contratto di Leandro Paredes con la Roma ĆØ ufficialmente scaduta. Era valida fino al 30 giugno, e ieri ha esalato il suo ultimo respiro tra l’indifferenza apparente e le indiscrezioni di ritorno mai diventate concrete.

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Il ritorno mancato del figliol prodigo

A Buenos Aires, in tanti avevano cominciato a sognare. Il nome di Paredes, cresciuto proprio tra le mura della Bombonera, aleggiava da settimane tra le pagine dei giornali e le trasmissioni radiofoniche. Era più di una suggestione, era un richiamo delle radici, di quel calcio sudamericano che sa essere emozione prima ancora che strategia.

Eppure, la societĆ  argentina ha scelto di non muoversi nei tempi prestabiliti. Nessuna attivazione della clausola, nessun blitz per riportarlo a casa prima che la scadenza chiudesse ogni scorciatoia. Ora, se il Boca vorrĆ  davvero riportare a casa il centrocampista campione del mondo, dovrĆ  sedersi al tavolo con la Roma e iniziare una trattativa a tutti gli effetti. Niente sconti, niente automatismi. Solo diplomazia, tempo e denaro.

La Roma osserva, valuta e aspetta

A Trigoria, intanto, nessuno si strappa i capelli. Paredes ĆØ considerato un giocatore utile, esperto, con una testa da leader e un piede che ancora può fare la differenza. Certo, non ĆØ al centro del progetto tecnico come in passato, ma in una rosa che si appresta ad affrontare l’ennesima rivoluzione tattica, il suo profilo può ancora servire. Anche solo per dare equilibrio, esperienza, gestione.

Il mancato esercizio della clausola cambia quindi le dinamiche: la Roma non ha più alcun obbligo contrattuale legato a cifre predeterminate e può alzare l’asticella, oppure trattenere il giocatore in caso di mancanza di offerte congrue. La palla, stavolta, ĆØ davvero a centrocampo. E il futuro del numero 16 argentino resta sospeso tra l’Europa e l’abbraccio nostalgico del suo passato.

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