Sta prendendo forma una Roma nuova di zecca, che dopo un anno a dir poco tribolato deve dimostrare di aver imparato dagli errori commessi per puntare a qualcosa di bello. La direzione sportiva del club ha ora figure valide e che ispirano fiducia nel futuro, da un Gasperini che ha ampiamente dimostrato il suo valore di allenatore ad un Massara alla sua terza esperienza nella capitale e fine conoscitore di giocatori, fino ad un Ranieri che è l’uomo del popolo, la garanzia di una romanità che impregnerà i corridoi di Trigoria. Di questo e non solo ha parlato Zibi Boniek, attuale vice presidente della UEFA.
Queste le parole dell’ex calciatore giallorosso a Rete Sport: “La Roma è in buone mani, questo è un trio che assicura più amore per questa squadra. Ranieri è un amico e un romanista a cui non si può non voler bene, in più ha cambiato l’atteggiamento di tifosi e calciatori. Massara è un dirigente capace e silenzioso, e se avrà la possibilità di lavorare farà bene. Mi incuriosisce Gasperini, lo apprezzo perché è uno tosto che vuole tanto allenamento”.
La fiducia verso tale triumvirato si percepisce da chiunque parli in queste ore dei giallorossi, ed oltre a questo Boniek si è lasciato andare su un altro tema importante, quasi un messaggio rivolto ai Friedkin: “Mi piacerebbe tornare alla Roma per aiutarla a fare qualcosa. Questo però dipende dalla proprietà. Sto guardando con curiosità ciò che sta accadendo, ora vanno rispettati i paletti del Fair Play Finanziario, ma sono convinto che a inizio campionato la squadra sarà forte”.
“Dan Friedkin gode di ottima considerazione”
Da vicepresidente della UEFA, organo con il quale la Roma ha a che fare in queste ore, Boniek ha poi concesso un excursus sui proprietari dei giallorossi: “La posizione di Friedkin nell’ECA? Si tratta di un’organizzazione indipendente che collabora molto con la UEFA, perché sono in buonissimi rapporti. Dan gode di ottima considerazione da parte di tutti, è una persona per bene vista in maniera positiva. Dopo la finale di Budapest siamo tornati insieme in aereo e lui era triste perché c’era la possibilità di vincere l’Europa League e accedere alla Champions League“.