Dal palco dell’Ariston, nel corso della finale del Festival di Sanremo, Edoardo Bove ha raccontato quella che è stata la sua esperienza a causa del malore che lo ha colpito durante Fiorentina-Inter. Dallo scorso 2 dicembre la vita del centrocampista viola, cresciuto nelle giovanili della Roma, è cambiata, in attesa di capire quando potrà tornare a giocare.
Le parole di Bove
Queste le parole del classe 2002, apparso piuttosto emozionato: “Sto vivendo questa esperienza in un modo particolare con alti e bassi. Perché il calcio è la mia forma di espressione e senza di esso non mi sento lo stesso, come se mancasse qualcosa. Come per un cantante la voce e può essere paragonato a una persona che perde un grande amore. Mi sento un po’ incompleto, un po’ vuoto. Serve tempo e coraggio. Mi sto facendo aiutare per proseguire, ho iniziato un percorso di analisi su me stesso. Mi fa stare male ma so che serve per il futuro”.
L’ex Roma ha poi parlato della vicinanza e del sostegno che ha ricevuto: “Voglio ringraziare tutti voi per l’affetto. È un affetto che mi è arrivato in modo particolare perché va al di la dei colori e questa cosa mi ha emozionato molto. Mi ha fatto capire la gravità della situazione, io mi sono svegliato in ospedale senza ricordare nulla. Mi ritengo veramente fortunato per come sono andate le cose, è successo tutto al momento giusto nel posto giusto e in 13 minuti ero in ospedale. Purtroppo mi sono arrivate tante testimonianze di persone che hanno perso i propri cari per episodi simili al mio perché non c’è stata prontezza e volevo sottolineare quanto nel mio caso sia stato importante il primo soccorso”.
Bove ha così concluso: “Il mio episodio mi ha fatto capire quanto la linea tra la vita e la morte sia sottile e quanto dipendiamo da chi c’è accanto, anche persone sconosciute. Se c’è più informazione sul primo soccorso siamo tutti più al sicuro. Io voglio stare vicino alle persone che hanno perso i propri cari per questo motivo. Nell’affrontare tutto questo non mi avete fatto sentire solo e la vicinanza mi ha aiutato. Purtroppo non tutti hanno un supporto nel superare gli ostacoli e vorrei mandare un pensiero a tutti quelli che si sentono in difficoltà”.