Claudio Ranieri torna a parlare, e lo fa da un luogo simbolico: Riace, in occasione dei Mondiali Antirazzisti. L’ex allenatore giallorosso, oggi Senior Advisor della Roma, ha partecipato all’evento nella giornata di sabato, incontrando anche il sindaco Mimmo Lucano, da sempre in prima linea nell’accoglienza dei migranti.“Mi sembrava normale esserci, sto a 30 km da qui. Lucano ha dato una speranza a chi non ne aveva. È un gesto d’amore verso chi fugge dalla disperazione”, ha dichiarato Ranieri.
“Serve cultura, non solo pene. Il calcio è un messaggio potente”
Nel suo intervento, Ranieri ha toccato corde profonde, ricordando le origini migratorie degli italiani e l’importanza dello sport come strumento di integrazione:Oggi chi arriva in Italia viene rispedito. Sarebbe bello offrire loro un campo da calcio. Alleniamo la speranza. Il calcio può unire ciò che fuori viene diviso. “Ogni squadra è un mix di nazionalità. Dentro lo spogliatoio non esistono razzismo o barriere. La violenza si combatte con la cultura, con il rispetto dell’essere umano.” Una lezione di umanità e lucidità, firmata Claudio Ranieri.