Quel “Bonjour” gridato ironicamente da Ranieri all’indirizzo di Manu Koné sembra aver decisamente fatto effetto sul francese, che aveva comunque fatto vedere tutte le sue potenzialità anche prima del secondo cambio di panchina, durante i momenti di tempesta peggiore. Nella notte londinese l’ex Borussia Monchengladbach si è preso la scena con una prestazione sontuosa, da tuttocampista onnipresente, in grado di recuperare la maggior parte dei palloni vacanti. Se a ciò pensiamo che nella gestione del pallone può ancora migliorare, ecco che la Roma ha nelle mani un diamante preziosissimo.
Era onestamente difficile capire perché Juric lo sottoponesse a turnover continuo e parlasse di lui come un giocatore che aveva bisogno di tempo per adattarsi al campionato, visto che non ha decisamente nulla da invidiare ai migliori centrocampisti d’Europa. Ora con Ranieri non lo toglie più nessuno, come giusto che sia: corsa, recuperi, accelerazioni, inserimenti, qualcosa che farebbe molto comodo alle squadre inglesi, che si staranno mordendo le mani per non aver colto l’occasione quest’estate. Sui social intanto i paragoni illustri operati dai tifosi si sprecano.
Da Kanté e Nainggolan
L’aspetto fondamentale della trasferta di Londra è stato sicuramente il carattere e lo spirito di sacrificio che tutti i giocatori della Roma hanno messo in campo, quelle caratteristiche che ha cercato sempre di non far mancare Koné. Di cui l’amore sbocciato all’istante con i tifosi della giallorossi e il primo parallelismo con Kanté, polmone di quel Leicester di Ranieri che vinse la Premier League e detentore della famosa frase: “il 70% della terra è coperto dall’acqua, il restante 30% da Kanté”.
Ora un nuovo modello a cui aspirare per il francese, e trattasi di un certo Raja Nainggolan, probabilmente dotato di una tecnica maggiore ma con gli stessi valori di grinta, cuore e corsa. Va da se che tali paragoni lasciano il tempo che trovano, ma testimoniano come la Roma debba ripartire proprio da giocatori come Manu Koné, che l’essenza giallorossa la devono ancora conoscere a pieno, ma che si sono perfettamente calati nella causa ed hanno la personalità di trascinare tanto i più giovani quanto quelli più in difficoltà in questo momento.