La vittoria maturata all’Olimpico, l’ennesima, nella gara di ritorno del play-off di Europa League porta con se tanti temi: dal fondamentale passaggio del turno che spalanca le porte degli ottavi di finale, contro Lazio o Athletic Bilbao, ad una prestazione convincente ma con errori da limare, fino ad un Dybala sempre più leader e alla rivincita su un Porto che aveva sempre buttato fuori la Roma negli scontri ad eliminazione diretta. Occhio però ad un punto extra campo che riguarda la dirigenza giallorossa: a godersi il match di ieri sugli spalti c’era Nicolas Burdisso.
Ben 4 anni e mezzo passati a difendere i colori della Magica da giocatore, dall’estate 2009 fino al gennaio 2014, per un giocatore ricordato nella capitale per la sua garra tipicamente argentina e voglia di lottare su ogni pallone. Appesi gli scarpini al chiodo, prima l’esperienza da Ds del suo Boca Juniors, dove tutto è iniziato, poi quella di direttore tecnico della Fiorentina per due stagioni, fino alla scadenza del contratto, non rinnovato, a giugno 2024. Ora Burdisso è libero e, come detto poco fa, è stato avvistato all’Olimpico al fianco di Balzaretti (loan manager giallorosso) durante la partita col Porto.
Che possa per lui aprirsi un futuro da dirigente della Roma? Un’opzione, sottolinea Leggo, da non scartare per più motivi: anzitutto il suo passato in giallorosso, che lo lega inevitabilmente alla capitale, oltre al fatto che, l’estate scorsa, l’argentino era stato vicino al ritorno a Trigoria per volere di De Rossi. Da non dimenticare poi che Burdisso sfiorò la vittoria dello scudetto del 2010 proprio con Ranieri in panchina, un uomo con cui ha mantenuto un ottimo rapporto e che potrebbe volerlo al suo fianco quando passerà dal campo alla scrivania.
E Ghisolfi?
Per ora una supposizione, ma gli indizi ci sono, e vedremo se nelle prossime settimane si profilerà all’orizzonte un ruolo per lui. Chissà che possa diventare un nome papabile per la carica di direttore sportivo, nel caso in cui i Frredkin decidessero di cambiare Ghisolfi. Che l’operato del francese l’estate passata non sia piaciuto non è un mistero, e vedremo se, nella rivoluzione che la Roma andrà ad operare, lui e Burdisso potranno essere pedine interscambiabili.