Dieci milioni di euro. È questa la cifra che il nuovo Direttore Sportivo, Frederic Massara, dovrà incassare entro il 30 giugno per rispettare i paletti del Fair Play Finanziario ed evitare sanzioni da parte della Uefa. Solo una volta centrato questo obiettivo si potrà pensare concretamente al calciomercato in entrata e iniziare a costruire una Roma competitiva e ben strutturata da regalare a Gasperini. Tra gli osservati speciali per il futuro targato Gasp, oltre ai già citati De Cuyper, Mikautadze, Tessmann o Ismael Konè, ci sono anche i ragazzi della Primavera, settore che, spesso e volentieri, negli anni ha sfornato gioielli come Pisilli, Scamacca, Frattesi, Calafiori e Pellegrini. Non certo nomi di secondo piano. Ecco perché il trio Magara sta seguendo con attenzione diversi talenti tra i baby giallorossi, tra cui Mattia Mannini, Alessandro Romano e Filippo Reale.
Mannini pronto per il grande salto?
Nato e cresciuto in un paesino ligure in provincia di La Spezia, Mattia Mannini, classe 2006, viene scoperto a soli quattordici anni da Bruno Conti, che lo porta con sé nella Capitale. Nei primi due anni in giallorosso, Mattia mette in mostra il suo potenziale e alza al cielo due scudetti e una supercoppa italiana. Jolly duttilissimo, capace di giocare sia da centrale di difesa che da terzino su entrambe le fasce, Mannini strega anche Josè Mourinho, che nell’estate 2023 lo coinvolge, anche se parzialmente, nella preparazione della prima squadra.
Qualche mese dopo, in una fredda notte di dicembre, lo Special One gli regala un altro sogno: l’esordio in Europa League all’Olimpico contro lo Sheriff. Soltanto quattro minuti, ma sufficienti per coronare un sogno e festeggiare Niccolò Pisilli, suo grande amico, per il primo gol in maglia giallorossa. Nell’ultima stagione, nonostante gli infortuni, Mattia colleziona 16 presenze, 5 assist e 2 gol. La Roma, riconoscendo il suo valore, lo ha blindato fino al 2028. Le sue caratteristiche parlano chiaro: duttilità , forza fisica, velocità , aggressività all’area avversaria, feeling con la porta, ma soprattutto abilità nel crossare, qualità , quest’ultima, che negli ultimi anni è mancata molto a Trigoria e che potrebbe tornare utile a Gasperini in situazioni di emergenza.
Reale e Romano i nuovi gioielli giallorossi
Sotto gli occhi attenti del tecnico di Grugliasco anche altri due baby talenti, entrambi classe 2006: Filippo Reale e Alessandro Romano. Il primo, romano e romanista – peculiarità che a noi non stanca mai – è un difensore centrale moderno. Nato come esterno sinistro di centrocampo, si reinventa stopper grazie all’intuizione del Mister Falsini (in procinto di lasciare la squadra giallorossa). Intelligente tatticamente, Filippo è in grado di giocare sia sul versante destro che su quello sinistro della retroguardia.
La sua personalità strega De Rossi, che lo porta con sé in ritiro per fargli assaporare l’aria della Serie A. Questo gli regala l’entusiasmo per imporsi come protagonista della stagione giallorossa, interrotta in semifinale Primavera contro la Fiorentina. Nonostante la delusione, il valore di Reale viene riconosciuto con l’inserimento, da parte di Sportitalia, nella lista dei migliori undici giocatori del campionato. E ora il sogno dell’esordio in prima squadra, per diventare, in futuro, un punto di riferimento anche per la Roma dei grandi.
Il secondo profilo è quello di Alessandro Romano, centrocampista svizzero sotto la lente di ingrandimento di Gasperini, Ranieri e Massara, acquistato nel 2022 dal Winterhur FC. Fisico imponente, visione di gioco fuori dal comune, spiccate doti nell’impostazione e ottimo tiro dalla distanza, fanno di lui un gioiello raro. Nel campionato appena concluso Mister Falsini decide di schierarlo titolare davanti alla difesa nel suo 4-3-2-1, ottenendo ottimi risultati e prestazioni di spessore. Ranieri, da vecchio conoscitore di calcio, lo convoca in prima squadra in occasione di Bologna-Roma, per colmare l’assenza di Bryan Cristante. Nel 2024-2025 Romano colleziona quasi 700 minuti (complice anche un infortuno di due mesi) ed un solo gol. Poco direte voi. Moltissimo, invece. Perché quell’unico gol – e che gol! – arriva contro la Lazio nel derby.
Indubbiamente il grosso del calciomercato in entrata sarà fatto con big che arriveranno da campionati esteri, ma una cosa è certa: il trio Magara non si farà sfuggire i tesori custoditi in casa propria.