È arrivata stamattina l’ufficialità di Evan Ferguson in giallorosso, il secondo rinforzo a disposizione di Gasperini per la stagione. Dopo le parole del suo ex allenatore Fabian Hurzeler, sono arrivate anche le prime dello stesso irlandese ai microfoni del club, che non si nasconde su ciò che i giallorossi possono ottenere quest’anno: “La Roma è un grande club e volgiamo arrivare il più in alto possibile. Al mio mio arrivo ho sento parlare di Champions League come obiettivo e penso che le aspettative per quest’anno siano quelle di tornare in quella competizione”.
Una trattativa non troppo lunga quella che ha portato il classe 2004 nella capitale, raccontata così dallo stesso giocatore: “Penso che quando uno dei club più importanti d’Europa come la Roma si interessa a te sia difficile rifiutare, in particolare se capisci che il club ti vuole davvero e quanto questa esperienza potrebbe essere positiva per te, per la tua carriera e per la società. Per me è una buona opportunità e ringrazio la proprietà e tutti coloro che lavorano nel club per avermi accolto qui”.
Da Gasperini all’accoglienza dei tifosi
Compito di Gasperini sarà quello di rilanciare un attaccante opaco nelle ultime due stagioni, anche a causa di un grave infortunio, e Ferguson non ha dubbi che possa essere l’uomo giusto per lui: “Ovviamente prima di firmare per un club devi guardare chi è l’allenatore, come gestisce la squadra, e penso che in questa fase della mia carriera Gasperini possa essere un’ottima persona per cui giocare, con cui lavorare e da cui imparare, visto che ha ottimi precedenti con gli attaccanti. Spero che vada così anche per me”.
Grande calore a Ciampino all’arrivo del primo irlandese nella storia della Roma, percepito dallo stesso: “Quando sono atterrato ho capito subito la cultura locale e in particolare quanto è importante questo club. All’arrivo ho sentito le grida dei tifosi, ho visto telecamere e tifosi che venivano intervistati, per cui è un grande onore arrivare qui per giocare davanti a persone che sperano che io possa fare bene. Io primo irlandese? Non so se sia una responsabilità. Non conoscevo questo dato prima della tua domanda, spero di far bene e di fare da apripista, in modo tale che altri irlandesi possano giocare qui un giorno”.
La Serie A, le sue caratteristiche, la pressione
Un nuovo tipo di calcio per Ferguson, una nuova lega in un paese in cui la pressione è di casa: “La Serie A non è un campionato facile rispetto alla Premier League. Agli italiani piace curare la fase difensiva, per cui sono sicuro che non sarà facile per me, anche considerando il clima caldo a cui dovrò abituarmi. La pressione? Mi fa piacere che si parli di me ma non è importante, perché io farò bene se la squadra farà bene. Voglio solo scendere in campo, giocare a calcio e segnare”.
Un attaccante possente l’irlandese, che andrà ad affiancare Dovbyk là davanti: “Direi che ho caratteristiche diverse e posso fare tante cose, ma innanzitutto voglio qui e segnare molti gol, migliorarmi e mettermi in gioco. Ovviamente il club è ricco di buoni giocatori, e Dovbyk è uno di loro. Spero che fin dagli allenamenti si possa creare una bella coppia, poi vedremo cosa accadrà e quale modulo sceglierà il mister. Spero che disputeremo una buona stagione e di vivere dei bei momenti insieme. Forza Roma!“