Si avvicina a grandi passi la sfida all’Inter per la Roma, una gara che può costituire un punto di svolta per la stagione, tanto per la classifica quanto, soprattutto, dal punto di vista morale. Juric lavora instancabilmente da giorni al piano tattico per imbrigliare la squadra di Simone Inzaghi, fortissima in tutti i reparti ma apparsa non impenetrabile in questa prima parte dell’anno. Chi potrebbe trovare spazio dal 1′, per la prima volta in Serie A, è Mario Hermoso, titolare finora solo nella gare europee contro Athletic Bilbao ed Elfsborg.
Juric vuole la spinta di Angelino sulla sinistra, e toccherà al classe ’95 agire da braccetto insieme a Mancini e N’Dicka, in una gara intensa dal punto di vista fisico e dunque adatta a lui. La mancanza della preparazione estiva ha inciso sulle prime prestazioni stagionali, non particolarmente brillanti, ma la condizione sta migliorando. Contro l’Inter lo spagnolo sa come si fa, visto che meno di un anno fa, nell’ottavo di Champions League che ha visto l’Atletico Madrid eliminare i nerazzurri ai rigori, Hermoso era stato uno dei migliori in campo.
Non è un caso che Marotta avesse fatto più di un pensiero su di lui come paramento zero di lusso da aggiungere alla rosa di Inzaghi, ma le direttive di Oaktree, che ha imposto acquisti giovani e futuribili, ha reso impossibile l’operazione. Ora è una pedina nelle mani della Roma, pronta ad affidarsi a lui per blindare la porta di Svilar domenica, in attesa di scoprire anche un Mats Hummels ancora non pervenuto.
Da Barcellona e Atletico alle big italiane
Questo per quanto riguarda la difesa, ma cosa aspettarsi invece in attacco? Se la trequarti, tra Dybala, Pellegrini, Soulé e Baldanzi, è un mistero, nessun dubbio sulla presenza di Artem Dovbyk contro l’Inter. Periodo di adattamento superato, acciacchi smaltiti, gol con la sua Ucraina ed ora pronto per trascinare la Roma verso lidi più alti. Ciò che mancava l’anno scorso con Lukaku erano i gol alle big, un vero miraggio per l’attuale 11 del Napoli, ma con l’ex Girona le cose potrebbero cambiare.
Nella scorsa stagione ne LaLiga, due reti segnate al Barcellona e una più assist all’Atletico Madrid, con il solo Real di Ancelotti a salvarsi dalla furia del gigante di Cerkasy. Non è insomma un giocatore che si lascia intimorire dalla posta in palio o dal calibro dell’avversario Dovbyk, che ora punta al bersaglio grosso contro le big italiane: pochissimi palloni giocabili nello 0-0 contro la Juventus, ed ora l’Inter per rifarsi.
