Caso Bove, il professor Di Bartolomeo: “Serve un accordo internazionale”

Continua la questione relativa al caso Bove: a parlare della necessitร  di un accordo internazionale รจ stato il professor Di Bartolomeo, esperto in chirurgia cardiaca

Redazione Solo la Roma
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Edoardo Bove

Non di certo una stagione da ricordare in casa Roma. I giallorossi, infatti, si trovano al quindicesimo posto, con soli due punti di vantaggio dalla zona retrocessione, e continuano a vivere un momento buio. A peggiorare la situazione, inoltre, รจ stato il grande spavento per quanto successo a Bove nel corso del match tra Fiorentina e Inter. Un malore improvviso che ha portato allโ€™interruzione della gara che sarร  recuperata a data da destinarsi.

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Nonostante questโ€™anno sia passato alla Viola, il grande legame di Bove con i suoi ex compagni della Roma rimane e la paura รจ stata tanta. Ma il peggio sembrerebbe ormai passato con il centrocampista italiano che dovrebbe sottoporsi a unโ€™operazione per installare un defibrillatore sottocutaneo. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, infatti, il calciatore avrebbe aderito a questโ€™opzione che perรฒ non gli permetterร  di rimanere in Italia a causa delle stringenti norme esistenti in merito a tale materia.

Dunque, Bove farร  ritorno alla Roma per poi procedere ad unโ€™eventuale rescissione del contratto, con conseguente possibilitร  di trasferimento allโ€™estero. Un caso molto simile a quello di Eriksen e che lascia un vuoto enorme non solo nel panorama romano e romanista, ma anche in quello italiano.

Le parole dellโ€™esperto

A parlare della situazione di Bove e piรน in generale della questione รจ stato il professor Roberto Di Bartolomeo. Queste le parole dello specialista italiano in chirurgia cardiaca al Corriere dello Sport: โ€œNoi italiani siamo i piรน rigidi in assoluto e con la salute non scherziamo. Mettersi dโ€™accordo a livello internazionale e nei casi meno gravi far decidere ai pazienti non sarebbe sbagliato. Diciamo che per il medico anche scaricare tutto sui pazienti non รจ il massimo perchรฉ noi vogliamo curare le persone e fare in modo che vivano perรฒ fa storcere il naso il fatto che in un posto si possa giocare e in un altro noโ€.

Ha poi continuato: โ€œGli atleti con defibrillatore non sono idonei allโ€™attivitร  sportivo-agonistica? In Italia non lo sono. Ricordate Kanu? Aveva un aneurisma dellโ€™aorta ascendente e fu operato, gli fu salvata la valvola aortica. La parte dilatata รจ stata sostituita e non aveva una protesi meccanica, eppure dovette comunque andare in Inghilterraโ€.

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