Si è chiusa ieri sera, nel classico monday night, la 24ª giornata di Serie A, con la Fiorentina sconfitta a San Siro per 2-1 dall’Inter, capace di prendersi la rivincita sui Viola, che avevano vinto per 3-0 pochi giorni prima nel recupero dell’andata, e di portarsi a -1 sul Napoli capolista. Purtroppo però il post gara non ha regalato solo le classiche analisi di rito, ma anche aspetti che con il gioco del pallone non hanno nulla a che fare. Su Instagram Moise Kean a pubblicato varie storie di soggetti che gli hanno rivolto pesanti insulti razzisti, episodi purtroppo non nuovi.
Nomi degli account coinvolti in bella vista, a testimoniare la voglia del giocatore di non nascondere la sua rabbia e denuncia verso tali comportamenti deprecabili. Su X il comunicato della Fiorentina in difesa di Kean: “La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Kean, vittima sui social media, al termine della partita disputata contro l’Inter a Milano, di pesanti attacchi a sfondo razzista. Gli autori di tali gesti sono stati segnali alle autorità competenti”. La Roma si è schierata al fianco di tale messaggio con un commento sottostante: “Solidarietà dall’AS Roma. Fuori il razzismo dal calcio“.
I messaggi di Balotelli e Juan Jesus
Quella serie di storie IG di Kean, accompagnate dall’ultimo “Ancora nel 2025…”, denunciano un problema che sta invecchiando decisamente male, senza che una soluzione o provvedimenti davvero risolutivi vengano effettivamente messi in atto. Di corredo all’accaduto, e alle parole di Fiorentina e Roma, anche i messaggi di amici noti. Così Mario Balotelli: “È italiano, è nero ed è il mio fratellino. Siamo fieri di te noi italiani e africani veri”, oltre ad un Juan Jesus protagonista dell’episodio con Acerbi della stagione scorsa: “Sono con te fratello. Vediamo come finisce questa volta”.