Un derby che porta con se tanti temi, dalla supremazia cittadina ad una lotta Champions furibonda, fino ad un Dovbyk che vuole sfatare il tabù big match, ma l’avvicinamento a questa gara risente di un fatto uscito dai confini delle mere notizie sportive. Da ieri è scoppiato il caso dei 12 calciatori indagati per scommesse su siti illeciti, un qualcosa che rievoca inevitabilmente gli episodi che hanno visto coinvolti Tonali e Fagioli, con relative squalifiche. In questo caso però non si parla di illecito sportivo, avendo presumibilmente tali soggetti scommesso su altri sport o discipline, ma su piattaforme illegali.
Un dettaglio sicuramente importante a fini della giustizia sportiva, ma comunque un qualcosa che potrà avere risvolti penali, con Leandro Paredes, uno dei giocatori coinvolti, che ha subito voluto chiarire le cose con un messaggio social: “Prima delle versioni sui giornali voglio chiarire che non ho mai fatto e non sono coinvolto in alcun tipo di scommesse illegali“. L’indagine riguarda il periodo tra dicembre 2021 e ottobre 2023, quando l’argentino era alla Juventus, e vede prendere in esame anche le posizioni di Florenzi, Zaniolo, all’epoca alla Roma, Cancellieri e tanti altri.
Florenzi indebitato di 155mila euro, “poker room” per Zaniolo e Paredes
A cercare di fare un po’ di chiarezza su cosa viene contestato a tali calciatori e cosa dunque sia realmente successo ci pensa Il Corriere della Sera, spiegando come le indagini fatte abbiano portato alla luce tali nomi proprio tramite le chat degli organizzatori di questi giri di scommesse con Tonali e Fagioli. Il più compromesso sembra essere Alessandro Florenzi, capace con la maglia del Milan di indebitarsi fino a 155mila euro, saldati tramite la simulazione di acquisto di orologi nella gioielleria che “ripuliva” tale denaro.
Migliore invece la situazione di Zaniolo e Paredes, che a quanto pare sembrano essere semplicemente coinvolti in “poker room”, tavoli da gioco virtuali presenti su Whatsapp. Uno dei gruppi a quale partecipava il centrocampista della Roma si chiamava “poker senza Zaniolo”, con uno degli organizzatori che, dando istruzioni per il suo sito texinho.com, scriveva: “Devo fare un account ad ogni persona e basta, vi carico i soldi e giocate”. Comunque una bella gatta da pelare per l’argentino e non solo, con la testa che deve però essere focalizzata solo sul derby.