“La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo”, dice un vecchio detto valido per ogni occasione e contesto. Massima espressione di tale assunto è vedere la propria squadra del cuore attaccare con insistenza ed infrangersi inesorabilmente o contro il portiere avversario o suoi montanti di quella porta di 7,32 metri di larghezza per 2,44 di altezza. Il celebre “Scusi, chi ha fatto palo?” del ragionier Fantozzi durante Inghilterra-Italia ha fatto ridere intere generazioni, ma quando questi vengono colpiti dai proprio calciatori c’è ben poco da gioire.
Ancora di meno se scopriamo che, giunti ormai a 15 giornate di campionato disputate, la Roma è seconda In Serie A per legni colpiti, e condivide la medaglia d’argento insieme alla Juventus a quota 9. Solo una squadra al momento ha fatto “meglio”, e trattasi del Cagliari di Nicola con 10, mentre sul terzo gradino del podio, a 7, troviamo Inter, Atalanta, Lazio e Parma. Non di certo un dato di cui andare fieri, che testimonia un grado di sfortuna importante ma anche un’imprecisione al tiro da migliorare.
Roma a ridosso del podio nel 2023/24
A contribuire a quest’alta posizione di classifica, tre giocatori della Roma che non stanno vivendo il loro miglior momento: a quota 2 legni colpiti ci sono Dybala, Dovbyk e Pellegrini, chiaramente insieme a tanti componenti di altre squadre. In testa ci sono Castellanos e Vlahovic a quota 3, e la speranza è che nessuno dei calciatori giallorossi vada a raggiungerli, ma che possano sbloccarsi da una situazione di grigio che stanno vivendo, portando gol utili alla squadra.
Se per il momento la graduatoria dice secondo posto, la Roma aveva terminato la stagione 2023/24 a ridosso del podio in quanto a pali e traverse fatte tremare: quarto posto a quota 16 condiviso con Atalanta e Inter, con appena un legno in meno colpito rispetto a Lazio e Fiorentina (17) e a due dalla Juventus (18). Curioso il caso del Cagliari, che al termine dell’anno passato aveva lo stesso numero di pali e traverse raggiunto ora in 15 giornate (10). Dati che lasciano il tempo che trovano? Fino ad un certo punto.
