Dall’inizio di questa tormentata stagione, la Roma non è mai riuscita a trovare tranquillità e continuità, trovandosi coinvolta in diversi cambi nella struttura del club. L’arrivo di Claudio Ranieri ha infatti segnato il terzo allenatore in sole dodici giornate di campionato, con il tecnico romano che ha preso il posto della deludente gestione Juric, che a sua volta era subentrato al posto di De Rossi, esonerato misteriosamente dopo le prime quattro partite. I giallorossi hanno poi fatto in conti anche con le dimissioni di Lina Souloukou, dopo la quale il ruolo di CEO è rimasto ancora senza padrone.
Nella giornata di oggi invece sarebbe arrivata al termine anche l’avventura di Tim Coates, portato a Trigoria dal nuovo Head of Performance giallorosso Mark Sertori. Lo psicologo era entrato a far parte dell’organigramma giallorosso nei primi giorni di novembre e si era visto in panchina nel corso del match perso 3-2 contro il Bologna. Quella rimarrà però l’unica esperienza con la Roma, in quanto la società ha deciso di non confermarlo dopo soli 20 giorni dal suo arrivo. L’inglese era infatti stato preso in prova con la possibilità di un contratto fino al 2026, ma il club ha optato per fare un passo indietro.
Il problema mentale
Con questa repentina decisione di non confermarlo, Coates non ha quasi avuto il tempo materiale per lavorare con i giocatori, soprattutto vista la partenza di molti nel corso della pausa per gli impegni delle nazionali. La sua presenza non è quindi stata evidentemente considerata necessaria per sanare i mali della Roma, che in questi mesi di stagione ha sofferto molto non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello mentale.
Il non riuscire a trovare stabilità e risultati ha sicuramente influito sulla tenuta giallorossa a livello mentale, con una squadra apparsa spesso e volentieri confusa. Anche sotto questo punto di vista sembrerebbe indirizzata la scelta di Ranieri, che sa bene di dover ritrovare in primis mentalmente i suoi giocatori e restituirgli quella fiducia persa da tempo. Il lavoro sarà sicuramente lungo e complicato, ma il tecnico ha dalla sua parte tutta l’esperienza per restituire normalità a tutto l’ambiente.