Abodi sul commissario stadi: “Sarà un tecnico. Anche lo stadio della Roma avrà il suo supporto”

Il ministro per lo Sport conferma la svolta per gli impianti: un commissario tecnico per velocizzare i progetti, collaborare con i sindaci e rispettare le scadenze UEFA. Supporto garantito anche per il nuovo stadio della Roma.

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
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Il futuro degli impianti sportivi italiani passa per una nuova figura chiave: il commissario tecnico per gli stadi. Ad annunciarlo, con una punta di pragmatismo e ironia, è stato Andrea Abodi, ministro per lo Sport, intervenuto a margine dell’Ukraine Recovery Conference. Una dichiarazione che suona come una svolta dopo anni di stallo burocratico. “Il commissario sarà un tecnico, perché è questo il profilo che serve per garantire la velocizzazione dei processi amministrativi”, ha spiegato il ministro. “Serve qualcuno che sappia tradurre i linguaggi dell’amministrazione pubblica in funzione degli interessi legittimi dei privati, che sono poi i club promotori dei progetti”.

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Abodi ha anche scherzato sul proprio ruolo: “Io stesso sono un ministro tecnico, forse dovrei ascoltarmi da solo… ma se siamo arrivati all’idea del commissario, è perché dopo vent’anni ci siamo resi conto che senza è tutto tremendamente più difficile”. Al centro dell’intervento, anche Euro 2032 e le tempistiche ormai strette imposte dalla UEFA: “Entro ottobre 2026 la Federcalcio dovrà indicare cinque stadi, e tra aprile e maggio 2027 dovranno partire gli eventuali cantieri. Con il MEF e il governo metteremo a disposizione strumenti finanziari per facilitare il quadro economico delle opere, che devono iniziare entro pochi mesi”.

E per quanto riguarda il progetto di nuovo stadio della Roma? Nessun dubbio: “Il commissario sarà a disposizione anche per quello”, ha assicurato Abodi, chiarendo che si tratterà di un sistema di collaborazione e non di imposizione: “Opererà in piena sinergia con le amministrazioni locali. I sub-commissari saranno i sindaci delle città interessate”.

Una struttura, quella disegnata dal governo, che punta a rompere il muro delle pastoie burocratiche che per decenni hanno fermato i progetti più ambiziosi dei club italiani. Ora, almeno sulla carta, sembra che il tempo delle scuse sia finito.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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