Contro gli scettici, El Aynaoui e Ferguson si prendono la Roma: Gasperini la chiave

Molti tifosi poco convinti sui social degli affari El Aynaoui e Ferguson, pronti a zittire gli scettici e a far volare la Roma: a Gasperini il compito di farli brillare

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
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Un weekend che ha regalato le prime ufficialità della Roma in questo calciomercato, e c’è un Massara al lavoro per metterne a segno altre entro la fine della settimana (si avvicina Ghilardi). El Aynaoui e Ferguson hanno entrambi avuto un assaggio di quella che è la passione giallorossa all’arrivo in aeroporto, e starà a loro far ricredere chi invece ha manifestato perplessità circa la loro utilità alla causa: soprattutto sui social infatti, ormai pentolone contenente qualsiasi opinione più o meno discutibile vomitata sulla folla, gli scettici non sono mancati, ma con Gasperini questi possono essere acquisti più che vincenti.

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El Aynaoui non è Rios, per fortuna…

Partiamo dal centrocampista marocchino, protagonista di una piccola “rivolta” social ancor prima della chiusura dell’affare. “Vogliamo Rios, non lui” il sunto dei vari commenti che si sono sprecati sul web, un qualcosa di difficile comprensione. Partiamo col dire che El Aynaoui, giocatore che stentiamo a credere sia stato visionato con attenzione in Ligue 1 da tutti quelli che non lo volevano, porta un mix di qualità, intensità ed inserimento che può essere letale nelle mani di Gasperini: con il Lens nell’ultima stagione 1.722 minuti, 1 assist e 8 reti (3 su rigore, 2 di testa e 3 su azione col destro).

Una partecipazione al gol ogni 191 minuti e il 31,57% dei tiri effettuati con colpi di testa, segni evidenti della sua costante presenza in area. A ciò aggiungiamo il 61,5% dei duelli arei vinti e 1,7 intercetti ogni 90′, un giocatore dunque anche aggressivo che sa usare il fisico, perfetto accanto a Koné e chi altro arriverà (idea Nardoni). El Aynaoui non è Rios, per fortuna… Se il colombiano ha dato la parola e poi se l’è rimangiata, o semplicemente ha preferito il Benfica, ben venga che sia invece arrivato un classe 2001 che ha voluto solo la Roma, da giudicare per ciò che farà in campo e non a priori sulla base del nulla.

Fare gol? Come andare in bicicletta

Che dire poi sul gigante irlandese arrivato per rimpolpare l’attacco giallorosso, perché anche in questo caso si è assistito alla doppia faccia della stessa medaglia: tifosi in visibilio all’arrivo di Ferguson a Ciampino, perplessità varia da parte dei social. Troppo giovane, troppo simile a Dovbyk, inesistente nell’ultima stagione… ce n’è per tutti i gusti. Anche qui però c’è qualcosa da dire: un giocatore di questo tipo dà anzitutto a Gasperini la possibilità di giocare a due punte, un’opzione utile nell’arco di una stagione, con l’ex Brighton che può serenamente ricoprire il ruolo di seconda punta dietro ad Artem.

Trattasi inoltre di un classe 2004 con un potenziale enorme, che De Zerbi aveva mostrato a tutta Europa nel 2023, e qui veniamo all’ultimo discorso: certamente una stagione da 1 gol in 23 partite tra Seagulls e West Ham non è incoraggiante, ma pensare che la rottura del legamento crociato nell’aprile del 2024 non abbia influito è impossibile. Con una preparazione estiva fatta come si deve ed un Gasperini che ha dimostrato di saper far esplodere gli attaccanti a sua disposizione, ecco che Ferguson può diventare la mina vagante del campionato della Roma, in barba a tutti quelli che, ora perplessi per tali operazioni, sarebbero poi i primi a salire sul carro della vittoria. Fare gol è come andare in bicicletta, ed Evan lo sa fare.

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