Day after amaro per la Roma, reduce dalla dolorosa sconfitta di San Siro contro il Milan, valsa l’eliminazione dalla Coppa Italia ed il tramonto sul primo obiettivo stagionale. Oggi seduta di scarico a Trigoria, per cominciare a prepara la trasferta di Venezia, ma le scorie del 3-1 inflitto dai rossoneri sono vivide. Squadra troppo remissiva per larghi tratti della gara, al netto di una reazione dalla metà del primo tempo alla metà del secondo che aumenta i rimpianti per non aver dato quel di più per provare a vincere. Ancora una volta fatali i contropiedi.
Una vera e propria chimera per i giallorossi, che proprio non riescono ad ovviare a tale problema. Roma 1ª in Europa per gol subiti da ripartenza, con la serata di San Siro che a portato in dote la 9ª e la 10ª rete presa in tal modo. Che il Milan sia squadra qualitativamente superiore è accettabile, ma è davvero difficile trovare un senso al secondo gol di Abraham. Al 42′, con ancora più di metà partita da giocare, ed un solo gol di svantaggio, squadra completamente scoperta ed imbucata con estrema facilità; un copione già visto a Bologna e ad Alkmaar.
Nell’azione, è evidente l’incoerenza tra N’Dicka e Angelino, che vanno in pressing alto a centrocampo, e la coppia Hummels-Mancini, che invece rimane bassissima. Superata la pressione, nessuno pianta uno scatto deciso all’indietro per recuperare, e il risultato è una prateria ed un facile assist per Theo Hernandez. La stessa rete di Joao Felix, con ancora una ventina di minuti scarsa per cercare il pareggio, è incomprensibile, con Rensch e Hummels estremamente distanti l’uno dall’altro. Poche idee e confuse insomma, per una Roma che continua a soffrire i contropiedi.
Udine non ha giovato, in trasferta è un’altra Roma
Se le ripartenze sono un tabù, non parliamo poi della solita questione trasferta. Dopo i disastri della squadra, durati 9 mesi, lontano dall’Olimpico, si pensava che la vittoria di Udine avesse giovato, benché arrivata con due rigori (giusti) e non con la prestazione migliore dell’anno. Invece eccoci qui, a commentare una Roma che fuori casa non è se stessa, nel gioco che propone come nell’atteggiamento e grinta che mette. All’orizzonte la sfida al Venezia e l’andata di Europa League contro il Porto, due gare che i giallorossi affronteranno fuori dalle mura amiche.
