Corsa alle plusvalenze, Roma col fiato sul collo: “Pagare una multa sarebbe buttare i soldi”

La Roma ha bisogno di accelerare riguardo la questione plusvalenze, che se non dovesse essere risolta entro il 30 giugno causerebbe una nuova multa da parte dell'Uefa

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Il tempo scorre e la Roma ha bisogno di accelerare le operazioni in uscita per completare il quadro delle plusvalenze. Il cerchio rosso è fissato per il 30 giugno, giorno in cui il club giallorosso dovrà aver rispettato le normative imposte dal Uefa per non incorrere in sanzioni. In questi ultimi giorni questo è stato il tema madre dalle parti di Trigoria e dalle radio romaniste, nel corso della giornata, sono arrivati diversi punti di vista a riguardo.

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Questo il pensiero di Fabrizio Aspri, intervenuto a Radio Radio pomeriggio: “C’è poco da stare allegri. Non voglio pensare che la Roma possa incappare in sanzioni o restrizioni della Uefa, voglio essere fiducioso perché mi dicono di esserlo. Però le cose non vanno avanti. Manca poco tempo e servono 15 milioni. Angelino? I pochi soldi di Paredes? Abraham che rifiuta lo Zenit? Arrivare a poche ore da un crocevia così importante senza aver risolto non mi sembra sintomo di grandissima organizzazione. Al di là di chi c’è al timone. Il rischio di cedere N’Dicka ancora c’è”.

Felici: “Alla fine una soluzione la troveranno”

A dire la sua a Teleradiostereo, ci ha pensato anche Antonio Felici: “Fair Play Finanziario? Più che preoccupato sono interessato. Alla fine una soluzione la troveranno. Saluterà Angelino? Probabilmente più N0Dicka al momento. Siete così convinti che Pellegrini possa interpretare bene diversi ruoli? Non ha mai convinto al 100%, al netto di quella stagione con Mourinho”.

Dalle frequenze di Radio Radio Mattino ha parlato invece Paolo Marcacci: “Oggi è 28 giugno, il calendario lo conosciamo tutti e le scadenze anche. È chiaro che potrebbero essere forzate certe uscite, dolorose tecnicamente. Nella graduatoria del doloro N’Dicka è avanti a Angelino. Forse anche Baldanzi potrebbe rientrare nelle cessioni, se il tempo dovesse stringere e dovesse stanziare la situazione di Angelino. Lo considero adatto a Gasperini, ma se serve per fare cassa..”.

Interessante anche la lettura di Stefano Agresti a Radio Radio Mattino: Se la Roma non dovesse raggiungere l’obiettivo plusvalenze dovrebbe pagare all’Uefa una multa di qualche milione, sarebbero soldi buttati. La necessità di fare cassa esiste, si sta provando in tutti i modi a chiudere l’operazione Angelino. L’Arabia è un mercato a parte ma prova a non dare tanti soldi ai club, bensì ai calciatori. Puoi avere giocatori che hanno mercato, ma magari li vuoi tenere. È ovvio che la Roma preferisca cedere Angelino piuttosto che N’Dicka, è un giocatore importante e se dovessi sostituirlo mi preoccuperei un po’. Non è fenomenale, ma è un giocatore molto affidabile”.

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