La situazione della Roma continua a essere delicata e la sconfitta contro il Napoli ha confermato un avvio di stagione particolarmente difficile. Al Maradona i giallorossi hanno incassato il terzo ko consecutivo in campionato, il quinto nelle ultime sei partite. Ranieri corre contro il tempo per ritrovare la migliore versione della squadra, che ha registrato un dato negativo storico.
Mai così pochi successi in 46 anni
La Roma occupa la dodicesima posizione in classifica con 13 punti. Con solo tre vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte nelle prime tredici giornate di Serie A, i giallorossi hanno registrato il peggior inizio stagionale degli ultimi 46 anni in termini di successi. L’ultima volta che i capitolini si fermarono a meno di quattro vittorie nello stesso intervallo di tempo risale alla stagione 1978/1979, quando chiude al decimo posto in campionato.
La classifica attuale non rispecchia le reali ambizioni della squadra (l’obiettivo prefissato a inizio stagione era il piazzamento tra le prime 4 per il ritorno in Champions League) e riflette le difficoltà della squadra. L’avvicendamento in panchina, con gli esoneri di Daniele De Rossi e Ivan Juric, ha lasciato un ambiente segnato da frizioni interne e incertezze tattiche. Ranieri ha provato a portare ordine e serenità, ma il lavoro necessario per rilanciare la squadra richiede tempo e collaborazione.
Calendario da incubo
I prossimi 7 giorni saranno cruciali per la Roma, che vuole invertire il trend negativo. Le due partite contro Tottenham e Atalanta rappresentano un banco di prova importante per capire se la squadra di Ranieri riuscirà a invertire la rotta. Il tecnico ha bisogno dell’aiuto dei senatori per uscire dal momento di crisi: da Lorenzo Pellegrini, sostituito all’intervallo contro il Napoli, a Paulo Dybala, subentrato solamente nei minuti finali al Maradona.
Al termine della partita, Ranieri si è cosi espresso sui big dello spogliatoio: “Devono avere personalità per aiutare sé stessi e gli altri. Ho trovato una squadra chiusa, ho cercato di dare loro serenità e gioia di giocare, infatti nel secondo tempo abbiamo fatto girare più palla. Non abbiamo concesso troppe occasioni al Napoli, ne abbiamo avute pure noi. Dai, dobbiamo saper reagire“.