Un passo alla volta, come non potrebbe essere altrimenti dopo il disastro della prima parte di stagione. Dopo i miglioramenti in termini di prestazioni, la Roma trova anche la prima vittoria targata Ranieri, che sta riuscendo ancora una volta ad incidere sulla testa di giocatori sfiduciati ma di certo non scarsi. Contro il Lecce si è visto gioco, corsa, sostanza ed anche maturità nel gestire il pareggio subito, che avrebbe potuto far riemergere i fantasmi dei mesi passati. La svolta c’è stata in molti reparti, soprattutto in un centrocampo che ora viaggia a livelli altissimi.
Trattasi del cuore pulsante della Roma, in tutti i sensi, posto che se i giallorossi adesso girano meglio è merito di ciò che sta accadendo là in mezzo. Ranieri ha trovato in Koné-Paredes la coppia perfetta, data la complementarietà dei due elementi. Il francese si sta avvicinando sempre di più ai top centrocampisti d’Europa, per corsa, resistenza, palloni recuperati e presenza costante in campo, e se si mette pure a segnare…
Per quanto riguarda Paredes, concedeteci di dire che non serviva una laurea in fisica quantistica per capire che, in un reparto in cui le caratteristiche dei giallorossi sono prevalentemente intensità e corsa, un campione del mondo con doti di palleggio e qualità risultava necessario, a prescindere da quello che può essere il giudizio personale sul giocatore. L’argentino è subito tornato protagonista con Ranieri, che gli ha affidato le chiavi della mediana senza pensarci un attimo. E poi c’è lui, il baby Pisilli che tutto grinta e cuore.
Dal ruolo di Pisilli a Cristante e Le Fée
La voglia che dimostra il classe 2004 ogni volta che viene chiamato in causa è sotto gli occhi di tutti, a prescindere dal ruolo che gli viene cucito addosso. Ieri, in una posizione ibrida tra centrocampo e trequarti, ha messo in estrema difficoltà la difesa del Lecce, prima trovando il gol su assist di Abdulhamid e poi servendo Koné per il 4-1 finale. Un autentico spacca partite Pisilli che Ranieri si tiene stretto, vista anche quella romanità che nella capitale è sempre un valore aggiunto.
Due sono i giocatori che, di fronte a tale realtà, devono preoccuparsi. Da un lato c’è un Cristante, ieri out per una distorsione alla caviglia, che difficilmente scalzerà uno tra Koné e Paredes ma che gode quantomeno della stima di un Ranieri che lo aveva già allenato in passato. Dall’altro un Le Fée che non sembra risultare particolarmente utile alla causa, per quello che è sicuramente stato l’investimento meno sensato della campagna acquisti della Roma.