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Daniele De Rossi compie 42 anni: il guerriero romanista tra ricordi, identità e futuro

Tanti auguri di buon compleanno ad un simbolo di Roma: Daniele De Rossi

Lorenzo Margutti
7 min di lettura

Il 24 luglio 2025, Daniele De Rossi spegne 42 candeline. Un compleanno che non celebra solo un anno in più, ma un percorso straordinario segnato da dedizione, lealtà e successi che hanno fatto di lui una vera icona del calcio italiano e, in particolare, della AS Roma.

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Gli esordi e la consacrazione alla Roma

Nato a Roma il 24 luglio 1983, Daniele De Rossi è cresciuto nel settore giovanile giallorosso, entrando in prima squadra nel 2001 a soli 18 anni. Quel debutto segnò l’inizio di un amore indissolubile con la maglia giallorossa, squadra con cui ha legato tutta la sua carriera da calciatore.

In 18 stagioni in Serie A con la Roma, De Rossi ha totalizzato 474 presenze in campionato, segnando 49 gol. Numeri che lo rendono uno dei calciatori con più presenze nella storia del club giallorosso.

La sua capacità di giocare in diverse posizioni del centrocampo, la visione di gioco e il carattere grintoso lo lo rendono un punto fermo della squadra per quasi due decenni. Tra i suoi momenti più significativi, spiccano i due titoli di Coppa Italia (2007, 2008) e la Supercoppa Italiana del 2007, tutte vittorie che hanno alimentato l’orgoglio romanista.

Il trionfo con la Nazionale al Mondiale del 2006

Pilastro della Nazionale italiana, con la quale ha giocato 117 partite, segnando 21 gol, debuttò nel 2004 e partecipò a tre Mondiali (2006, 2010, 2014) e due Europei (2008, 2012).

Il momento più alto della sua carriera in azzurro è senza dubbio il Campionato Mondiale FIFA 2006 in Germania, dove l’Italia trionfò conquistando il quarto titolo mondiale. De Rossi fu protagonista di quella storica spedizione, giocando 6 partite e segnando un gol, quello memorabile su rigore contro gli Stati Uniti negli ottavi di finale.

Nonostante la sua natura combattiva che spesso lo ha portato a commettere falli duri e a collezionare cartellini gialli (ben 65 ammonizioni in Serie A), De Rossi è sempre stato apprezzato per la sua correttezza e il rispetto per i compagni e gli avversari.

Numeri da record e statistiche chiave

Nel corso della sua carriera, Daniele De Rossi ha scritto pagine importanti del calcio italiano anche attraverso i numeri. Le statistiche parlano chiaro e raccontano la storia di un giocatore che ha saputo unire quantità e qualità, cuore e razionalità.

In totale, tra club e Nazionale, ha collezionato 675 presenze ufficiali, un traguardo che pochi possono vantare. I gol segnati sono stati 85, molti dei quali pesanti e decisivi, distribuiti tra Serie A, coppe europee e partite con la maglia azzurra.

Solo in Serie A ha giocato 474 partite, sempre con la Roma, diventando una vera e propria bandiera. In queste stagioni ha messo a segno 49 reti nel massimo campionato italiano e fornito circa 35 assist, dimostrando anche una spiccata intelligenza tattica e una visione di gioco fuori dal comune.

Il suo stile di gioco aggressivo, ma mai scorretto, lo ha portato a ricevere 65 ammonizioni in Serie A (una media di un cartellino ogni sette partite) e 5 espulsioni in totale, segno di un agonismo che non ha mai superato il limite della lealtà sportiva.

Tra i centrocampisti più utilizzati della storia della Roma, De Rossi ha indossato la fascia da capitano in oltre 250 occasioni, incarnando lo spirito e l’identità del club come pochi altri nella storia. Ha disputato più di 36.000 minuti in Serie A, un dato che certifica la sua longevità ad altissimo livello.

De Rossi e le magiche notti europee

Anche in ambito europeo il suo contributo è stato importante: ha collezionato 59 presenze in Champions League e 41 in Europa League, affrontando i migliori club del continente con la maglia giallorossa, sempre con il suo consueto mix di grinta e classe. Una rete da ricordare nelle notti magiche è proprio il gol su rigore al Santiago Bernabéu: uno dei momenti più iconici della carriera europea di De Rossi. Dopo l’1-0 dell’andata all’Olimpico, la Roma si presenta a Madrid per il ritorno degli ottavi di Champions League 2007/08. Al 60’ minuto, De Rossi segna un rigore perfetto che sigla il definitivo 2-1, sancendo un’impresa storica: l’eliminazione del Real Madrid al Bernabéu. Un gol freddo, preciso, con personalità.

Numeri che non sono solo freddi dati statistici, ma la conferma concreta di una carriera vissuta con intensità, fedeltà e un’incredibile continuità di rendimento. De Rossi non è stato solo un uomo di campo, ma un vero leader, capace di unire il peso delle statistiche al valore umano del suo ruolo.

Il post-carriera da allenatore e presidente

Dopo il ritiro nel 2020, De Rossi non ha abbandonato il calcio. Nel 2021 ha conseguito il patentino da allenatore UEFA Pro e nel 2022 ha allenato la SPAL in Serie B. A inizio 2024 corona il sogno di molti tifosi giallorossi: diventare tecnico della prima squadra della Roma Subentrando l’uscente Mourinho. Un sogno che si avvera, ma che dura pochi mesi: i risultati non arrivano e il club decide per un cambio repentino collezionando non poche emozioni del corso della sua permanenza in panchina dei giallorossi.

Nel 2025, fa un passo importante acquistando l’Ostiamare, squadra romana di Serie D dove tutto ebbe inizio per lui. Questa nuova avventura da presidente è l’ulteriore conferma del suo amore per il calcio e per la città di Roma, con l’obiettivo di far crescere il club valorizzando i giovani talenti.

De Rossi simbolo eterno

Daniele De Rossi è più di un ex calciatore: è un simbolo eterno della Roma e del calcio italiano. I suoi numeri parlano chiaro, ma è il suo cuore romanista e la sua personalità a renderlo unico. Auguri a questo campione che oggi festeggia i suoi 42 anni, con la speranza che possa continuare a lasciare il segno nel calcio, questa volta da dirigente e allenatore.

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Giornalista dell’AS Roma, laureato in Comunicazione e Giornalismo, unisco passione e professione raccontando il mondo giallorosso da vicino. Amante dello sport in tutte le sue forme, vivo il calcio con cuore e penna. Roma è casa, la Roma è fede. Racconto storie, emozioni e partite con sguardo autentico e romanista.
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