Mondiale per Club a parte, in Italia la stagione si è effettivamente chiusa da pochissimo, con un play-out di Serie B grottesco sia per i modi con i quali si è giunti alla doppia sfida sia per l’esito finale. A salvarsi è stata la Sampdoria, formalmente con uno 0-3 a tavolino a Salerno dopo il lancio di fumogeni e seggiolini divelti in campo da parte dei tifosi locali, anche se il punteggio vedeva già i blucerchiati con la vittoria in mano. Al di là di quello che è stato tutto il contorno, con la nota vicenda Brescia, la squadra di Genova ha evitato la catastrofe e deve impostare la nuova stagione, forse con Daniele De Rossi come nuovo tecnico.
Lo strano giugno dell’ex capitano della Roma lo ha visto accostato a tante squadre di Serie A, da Fiorentina e Torino fino alla neopromossa Cremonese, passando per un Parma che ha poi virato all’ultimo sull’esotico Carlos Cuesta. Nessuno però ha dato fiducia a DDR, per il quale ora si spalancano le porte della Sampdoria. La prima condicio sine qua non era la permanenza della squadra in categoria cadetta, cosa che si è concretizzata, ed ora tale pista può prendere piede.
Ai microfoni di Sky Sport, il presidente dei blucerchiati Matteo Manfredi si è lasciato scappare un “Ci sarà anche De Rossi tra i nomi valutati”, cosa che pone la sua candidatura tra le più papabili per la panchina del futuro. Dopo gli ultimi due anni da film horror, la Sampdoria vuole ripartire da zero con un allenatore che abbini tempra e carisma, cose che Daniele ha sempre dimostrato di avere, a quella gioventù che possa tradursi in gioco divertente e progetto a lungo termine, e la strada appare tracciata.
La Roma spera
Ciò che sicuramente costituirà lo scoglio maggiore in questa trattativa sarà l’ingaggio: De Rossi ha in essere con i giallorossi un contratto da 3,5 milioni fino al 2027, ed ovviamente i blucerchiati non possono offrire tale cifra al mister, che dovrà inevitabilmente ridimensionarsi se vuole tornare a sedersi subito in panchina. Chi spera che il tutto possa andare a buon fine è la Roma, che non avrebbe più lo stipendio di DDR sul groppone e materializzerebbe un altro buon risparmio per il mercato (Ndicka sempre a rischio cessione). Come da lui stesso fatto capire, Manfredi un serio tentativo lo farà.