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Di Francesco, da ex Roma a Lecce: “Ho fatto scelte sbagliate e le ho pagate”

Due retrocessioni consecutive ed un felice passato alla Roma: parla Eusebio Di Francesco tra aneddoti di vecchia data, scelte che non rifarebbe e nuova chance alla guida del Lecce

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
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Squadre al lavoro nei rispettivi ritiri estivi per prepararsi ad un campionato ormai distante poco meno di un mese. Roma ieri al secondo test su campo contro l’UniPomezia, che ha visto un Ferguson subito pronto a fare concorrenza a Dovbyk, ma in giro per l’Italia tutti spingono sull’acceleratore per mettere benzina nella gambe e mettere a punto le nuove idee tattiche. In Puglia, dopo la terza salvezza consecutiva, il Lecce è ripartito da Eusebio Di Francesco, vecchia conoscenza giallorossa reduce invece dalla seconda retrocessione in due anni (Frosinone e Venezia).

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In un intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il tecnico abruzzese ha ripercorso alcune tappe della sua carriere, molte delle quali sono legate inevitabilmente ai colori giallorossi: “Con Corvino (ds Lecce, ndr) ci conosciamo da tempo. Lui lo dice sempre che il l’ho ‘rifiutato’. Perché andai a parlare quando lui era alla Fiorentina e io invece quell’anno decisi di andare alla Roma“. Ora la possibilità di lavorare insieme in un palcoscenico diverso e per obiettivi differenti.

Per Di Francesco anche tanta voglia di riscatto dopo le due esperienza a Frosinone e a Venezia, per un allenatore che, dopo i grandi successi europei con Sassuolo e Roma, ha avuto un calo e poi ben due anni senza allenare: “Perché così tanto tempo fermo? Ho fatto delle scelte sbagliate e le ho pagate. L’unica responsabilità è la mia. Quando si è frettolosi e si ha voglia di rientrare si fanno degli errori. Ora però ho lavorato molto su me stesso e sono migliorato”.

“Io aziendalista? Non vuol dire che non mi sia mai ribellato”

Un allenatore Eusebio che qualche soddisfazione se l’è tolta, anche se in passato ha fatto fatica a togliersi l’etichetta di aziendalista di dosso: “Fa parte del gioco. Noi allenatori lavoriamo per la società e se io ho qualcosa da dire la dico ai dirigenti, non in pubblico. Questo non vuol dire che io non mi sia mai ribellato, anzi. E poi l’allenatore dà delle linee guida, ma le alternative di mercato le fa il club”. E a proposito di mercato, Krstovic che fa? “Per ora è qui e si sta allenando benissimo. Poi chiaramente ha mercato, inutile nasconderlo, e se dovesse andarsene non ci faremo trovare impreparati. Stiamo monitorando alcuni giocatori”.

Ora per Di Francesco la nuova chance Lecce, un’esperienza chiaramente diversa allenare una squadra che lotta per la salvezza rispetto ad una big: “Ci sono differenze. In una big trovi giocatori più pronti, mentre in una piccola trovi ragazzi che devono crescere per cercare di affermarsi in futuro con grandi squadre. Però la sensibilità nei confronti della società e dei tifosi è la stessa. Una salvezza a Lecce equivale a uno scudetto con una grande“.

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