Nonostante il ritiro dal calcio risalga ormai a diversi anni fa, Francesco Totti continua a far parlare di sé. È accaduto anche nel corso di una trasmissione della RSI, emittente svizzera, dove l’ex capitano giallorosso è stato criticato dal giornalista Nicolò Casolini. Queste le sue parole: “Si è fatta tanta filosofia su Totti che ha deciso di rimanere nella stessa squadra. Totti ha scelto la situazione comoda, guadagnava a Roma come giocare nel Real Madrid. La differenza è che non aveva concorrenza, si allenava quando voleva e giocava quando voleva, è sempre stato coccolato e protetto”.
Il giornalista ha così continuato: “Io sono sempre stato quasi più estimatore della scelta di Cassano, che ad un certo punto dice ‘Vado nel Real Madrid, mi tolgo dalla situazione di comodo. Va male? Va bene lo stesso’. Ha fatto un percorso di carriera coraggioso. Avrei voluto più coraggio anche da parte di un giocatore di cui si è sempre detto ‘Se fosse andato al Real Madrid avrebbe vinto cinque palloni d’oro’. E perché non sei andato?”.
Il pensiero di Behrami e Parolo
Questo il pensiero di Behrami: “Ho sempre fatto questo discorso: bandiera si, ma fino a quando mi conviene. Se guadagno sei milioni a casa è meglio che otto in giro. E non mi devo rimettere in gioco, non devo andare a riconquistare la fiducia della tifoseria. Tutti i giocatori bandiera sono coloro che guadagnano di più all’interno di una squadra. Totti li ha meritati quei soldi, non dico questo, era il simbolo di una città come De Rossi, gente che ho sempre stimato tantissimo calcisticamente, però stavi li perché guadagnavi tanto“.
E ancora Casolini: “Si ha sempre la tendenza in Italia a mettere Totti sullo stesso piano di Zidane e questi campioni qui. Non è a quel livello: se tu scegli di rimanere alla Roma e di vincere uno Scudetto, di giocare più volte per il quarto posto che per il primo, tu non sei stato un campione come quelli che hanno giocato vent’anni con la pressione di una finale di Champions”.
Sull’argomento si è poi espresso anche Marco Parolo: “Campione lo è stato. Ma quale personalità di Cassano, in quel momento non si rendeva nemmeno conto di dove stesse andando. Totti è stato più forte di Cassano”. A chiudere il dibattito ci ha pensato ancora Behrami: “Ma per favore, Totti è 100 volte meglio di Cassano. Non c’è paragone, non bisogna nemmeno metterli a confronto”.