Il day after la disfatta di Firenze, con la Roma sconfitta con il roboante punteggio di 5-1, non può che essere dedicato ai processi, e sono davvero poche le facce che riescono a sottrarvisi. Juric ci sarà ancora contro il Torino, ma il suo futuro in giallorosso è appeso ad un filo, con il risultato di tale gara che può diventare la sentenza definitiva. Sul banco degli imputati però, al di là di allenatore e giocatori, ci sono inevitabilmente i Friedkin, quest’entità lontana e distaccata, che sembra non avere a cuore i problemi della squadra.
Le opinioni sulla proprietà americana stanno diventando, se possibile, ancora più negative di quelle del predecessore Pallotta, il che è tutto dire. Un lapidario Giancarlo Dotto, noto giornalista, ne ha parlato a Radio Manà Manà Sport: “I Friedkin non hanno la minima idea di cosa sia un’azienda di calcio, soprattutto a Roma. Colpi quali Mourinho, Lukaku, De Rossi hanno abbagliato i tifosi, ma la proprietà ha sempre visto il club da una parte come un progetto d’affari e dall’altra come una piazza da abbindolare con colpi d’effetto, ma senza un pensiero dietro”.
Commento che ha coinvolto anche Juric, ritenuto sicuramente meno colpevole ma non esente da responsabilità: “Il deserto attuale è la conseguenza di tale gestione. In questo momento anche la panchina è vuota. Juric resta perché non è stato interpretato, come abbiamo fatto tutti noi, un andamento che stava volgendo alla catastrofe, che è già avvenuta”. Non di certo con molti peli sulla lingua Dotti, ma sono in molti a fargli eco.
Di Caro: “Forte possibilità che torni De Rossi”
Anche il giornalista e vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro, si è espresso sul tema Roma, ed ecco ciò che ha detto sempre Radio Manà Manà Sport: “La Roma è una società in difficoltà. C’è una forte possibilità che De Rossi torni a guidare la squadra, non mi risulta che abbia avuto liti inenarrabili. Non capisco cosa aspettino a richiamarlo. Girano anche altri nomi, ma io mi chiedo, un Mancini la prenderebbe una Roma? Fossi un grande allenatore avrei paura. I giocatori possono e devono dare di più, ma mi sembra una situazione completamente sfranata”.