Poco tempo per crogiolarsi negli ultimi ottimi risultati messi a referto per la Roma, alla viglia di un nuovo test importante e più difficile degli ultimi affrontati in campionato. All’Olimpico arriva quel Como che per ultimo è riuscito ad impedire alla squadra di uscire con almeno un punto dal campo, in un lontano, ma neanche così tanto, 15 dicembre 2024, quando la banda di Ranieri navigava in acque e atmosfere ben diverse. C’è da gestire il gruppo anche in vista dell’Athletic Bilbao, con una questione su tutti.
Dopo le sensazioni non particolarmente positive degli ultimi giorni, ecco la buona notizia lanciata da Ranieri in conferenza stampa, quella del ritorno parziale in gruppo di Dovbyk, ai box da poco più di una settimana per un risentimento muscolare all’adduttore. Out contro Porto e Monza per questo, ma il rientro è vicino, forse già per la gara di domani. La gestione però tra Como e Athletic appare fin troppo scontata: tra i convocati con i lariani, e pronto alla bisogna, ma solo dalla panchina, per essere al top giovedì e riprendersi il posto da titolare.
Turnover o titolari? Celik, Rensch e Shomurodov pronti
E avrà avuto da pensare il tecnico di Testaccio verso questa delicata sfida di campionato, utile per allungare a 11 la striscia di risultati positivi e pianificare il sorpasso ai danni del Milan. Se contro un Monza disastrato le rotazioni erano qualcosa di prevedibile e scontato, diverso è un Como in forma smagliante, la più brillante del momento proprio insieme ai giallorossi. Servirà la miglior versione della Roma per uscire dall’Olimpico col bottino pieno, e dunque il dilemma imperversa: turnover o titolari?
Con l’Athletic all’orizzonte un paio di cambi sono in cantiere, ma senza esagerare: davanti a Svilar è di nuovo Hummels a rischiare la panchina, dopo essere tornato in campo dal 1′ col Monza, con Celik pronto al fianco di Mancini e N’Dicka. Impossibile toccare Angelino e Koné, gioca Paredes perché squalificato in Europa League e il dubbio è tra Saelemaekers e Rensch sulla destra, con l’olandese serio candidato. Dybala e Pellegrini in vantaggio sulla concorrenza, mentre da punta ancora uno Shomurodov in fiducia, in attesa del miglior Dovbyk.