4 partite da vivere tutte d’un fiato per la Roma, per materializzare l’impossibile. Il ritorno in Champions League, a 6 anni di distanza dall’ultima volta, non è mai stato così possibile come in questa stagione, forse la più travagliata della storia recente del club, con soli due punti da colmare rispetto al 4°. Ottenerlo non sarebbe solo il coronamento di una cavalcata eroica in questo 2025, ma cambierebbe anche le prospettive sul prossimo mercato, e proprio di questo vogliamo parlare. Sì perché nelle ultime ore, oltre al tramonto dell’obiettivo Steijn, voci che riguardano Artem Dovbyk si stanno diffondendo velocemente.
Giudizio più che mani sospeso quello sull’ucraino, che da un lato ha comunque messo a segno 16 gol in 43 partite totali, molti dei quali sono risultati decisivi in campionato per il risultato finale, dall’altro però non ha convinto per prestazioni, è spesso sembrato goffo e poco congeniale al gioco di squadra, ed è mancato in fase realizzativa nei big match, in Italia come in Europa. Tutti attendono la prossima stagione per vedere se possa essere quella della consacrazione, ma questa ci sarà? Stando al quotidiano Sport, il Girona vorrebbe riportarlo a casa dopo una sola annata da separati.
Dopo essersi messo in mostra in patria, nel Dinipro, è proprio a Montilivi che Dovbyk era esploso, mettendo a segno 10 assist e 24 gol ne LaLiga, che gli sono valsi il titolo di Pichichi. Dalla Spagna si dicono sicuri che il suo vecchio allenatore Michel lo rivoglia in squadra, visto che i suoi sostituti, Miovski e Abel Ruiz, non si sono rivelati all’altezza dell’ucraino (squadra con soli 3 punti di vantaggio sulla salvezza). Un qualcosa che avrebbe oggettivamente dell’incredibile, ma qual è la posizione della Roma a riguardo?
Per la Roma non è incedibile, ma l’operazione è utopistica
Al giorno d’oggi i giocatori che per il club giallorosso, alle prese con i paletti imposti dal settlement agreement della UEFA, risultano essere punti fermi per i quali non si ascoltano offerte sono pochissimi, e Dovbyk non è certamente un incedibile. Resta il fatto che, per una serie di motivi, l’operazione risulta ad oggi utopistica: il primo, ovviamente, è di natura economica, con la Roma che non svenderà dopo un solo anno un giocatore per cui ha investito 31 milioni più 5 di bonus. Servirebbe dunque un’offerta importantissima del suo vecchio club.
Questa risulta difficile da ipotizzare, visto che i soldi della Champions quest’anno non ci saranno, ed anzi il Girona deve solo pensare a salvarsi, visti soli 3 punti di vantaggio sulla retrocessione a 5 giornate dalla fine. In più, è giusto ricordarlo, Dovbyk si lasciò andare a dichiarazioni, al suo addio, che i tifosi spagnoli non gradirono: “Il Girona è una piccola squadra in Spagna, mentre la Roma è una realtà molto importante in Italia, con una lunga storia. Non sarà più la stessa cosa”.