Nel corso della finestra di calciomercato estiva la Roma cercherà giocatori in grado di poter alzare il livello tecnico della rosa, regalando a Gasperini la possibilità di essere competitivo su tutti i fronti. In termini di qualità però non si può non pensare a due profili come Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini, che sono reduci da una stagione molto differente, terminata però per entrambi con un pesante infortunio e la seguente operazione.
Entrambi stanno lavorando per recuperare al meglio ed essere pronti per l’inizio del prossimo campionato, anche se molto del loro futuro sembrerebbe pendere sul neo tecnico. Il 21 ed il 7 dovranno infatti essere valutati nel momento in cui si aggregheranno ai compagni per la preparazione estiva, con tempi ancora ignoti che dipenderanno dall’andamento dei rispettivi recuperi.
Sarà dunque Gasperini a dare indicazioni circa il ruolo di due giocatori con il contratto in scadenza nel 2026 e con stipendi importanti, anche se una possibile cessione o l’acquisto di due sostituti dello stesso livello non sembrano essere prese in considerazione. Una volta ritrovata la miglior condizione toccherà a Dybala inserirsi nello schema tattico dell’allenatore piemontese, mentre Pellegrini dovrà dimostrare di essersi lasciato alle spalle le difficoltà avute per tutta la scorsa annata.
Pruzzo: “Non ho alcun dubbio su Dybala e Pellegrini”
Riguardo Dybala e Pellegrini ha detto la sua l’ex attaccante della Roma Roberto Pruzzo, che ai microfoni di Radio Radio Mattino ha così parlato: “Io su Pellegrini ho fatto le crociate ma poi il campo non fa sconti a nessuno, soprattutto se sei il capitano. Vediamo che succede col suo infortunio. Credo che Dybala sia il miglior giocatore della Serie A, quindi credo ci sia poco da parlare. Io non avrei alcun dubbio su questi due giocatori, la qualità tecnica è fondamentale“.
Si è espresso su Lorenzo Pellegrini anche Nando Orsi, intervenuto sempre a Radio Radio Mattino: “I ritmi di Gasperini sono normali. Correndo in avanti, corri meno e fai meno fatica. Io non penso che De Ketelaere sia meno intenso di Pellegrini. Se lui sta bene deve essere un cardine della Roma. Io non dico che Pellegrini non abbia la personalità, ma il suo carattere è più sensibile e delle volte questa responsabilità lo fa stressare troppo”.