Europa League, non tutto è perduto: il precedente con Mourinho

Il percorso europeo dei giallorossi è stato molto deludente fino a questo momento, ma nel 2022 con Mourinho alla guida fu ancora peggiore: il precedente

Redazione Solo la Roma
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Esultanza Roma

La situazione della Roma in Europa League, dopo anni di successi e prestazioni di alto livello, è oggi ben diversa rispetto ai fasti recenti. La vittoria della Conference League e la finale di Europa League a Budapest sotto la guida di José Mourinho avevano fatto della squadra giallorossa una delle squadre più temute e rispettate in campo europeo.

La coppa era diventata un rifugio sicuro per la Roma, una competizione in cui la squadra riusciva a esprimere solidità, grinta e compattezza, superando spesso avversari sulla carta più attrezzati. Tuttavia, l’attuale percorso europeo con Ivan Juric in panchina sembra aver perso quella certezza e convinzione.

La situazione in classifica

Per Juric questa è la prima esperienza come allenatore in una competizione europea e il suo impatto iniziale è stato deludente. Solo 5 punti raccolti nelle prime 4 partite, un bottino insufficiente considerando il livello degli avversari affrontati finora: due pareggi con Athletic Club e Union SG, la clamorosa sconfitta in Svezia con l’Elfsfborg e una sola vittoria in casa contro la Dinamo Kiev.

Questi risultati lasciano la Roma al ventesimo posto nella classifica unica di Europa League, una posizione che al momento le garantirebbe l’accesso ai playoff, ma ben lontana dagli ottavi di finale, riservati alle prime 8. Per una squadra con ambizioni di arrivare fino in fondo, questo avvio è nettamente sotto le aspettative.

Il paragone con Rudi Garcia e Mourinho

L’attuale rendimento della Roma è tra i peggiori degli ultimi dieci anni. Solo in due occasioni, i giallorossi avevano fatto peggio nelle prime 4 partite di una competizione europea. Nella stagione 2014/2015 con Rudi Garcia in Champions League, con soli 4 punti ottenuti in un girone di ferro con Manchester City e Bayern Monaco, avversari di tutt’altro calibro rispetto a quelli affrontati quest’anno. L’altra annata è quella della finale di Budapest con Mourinho, quando i giallorossi conquistarono solo 4 punti tra Ludogorets, Helsinki e il doppio confronto con il Betis.

Il prossimo impegno europeo è una sfida ad altissimo coefficiente di difficoltà: la trasferta a Londra contro il Tottenham. I precedenti mostrano come la Roma abbia già vissuto momenti di difficoltà simili, riuscendo però a risalire la china. Ad oggi, però, serve una vera e propria svolta per invertire la rotta.

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