Tanti i fronti su cui la Roma è impegnata in questo mese di maggio, e tutto passa ovviamente dal campo. Lunedì la sfida all’Atalanta, prima di chiudere il campionato contro Milan e Torino, per tre sfide che possono consegnare al club una qualificazione alla prossima Champions League vitale. Da qui passa il futuro, tanto per il nuovo allenatore quanto sul mercato, a cominciare da uno Svilar che non vuole più aspettare per il rinnovo. In attesa di vedere cosa accadrà, spazio alle parole dell’ex Ds giallorosso Mauro Leo, intervistato da Tuttomercatoweb.com e partito da un commento su Tiago Pinto.
“Era un giovane direttore generale molto abile a limare i conflitti dovuti alla personalità di Mourinho. Non è facile starci accanto e creare i presupposti per far funzionare il club. La personalità di un allenatore così speciale può anche destabilizzare tramite dichiarazioni. Tiago mi ha lasciato molto spazio perché gestivo l’area sportiva della Roma, ma lì ho lavorato con grandi professionisti in ogni dipartimento. Mourinho? È il top fuori dal campo, sa come gestire stampa, tifosi, direttori e proprietà. Il numero uno. Ho avuto la fortuna di apprendere qualcosa nel mio percorso grazie alla sua personalità”.
Chiosa molto interessante quella sull’acquisto di Dean Hujisen, protagonista di 6 mesi in prestito alla Roma nella scorsa stagione: “Era un nome venuto fuori da Mourinho che non condividevo dal punto di vista strategico. Potevamo prenderlo solo in prestito e quindi stavamo lavorando per la Juventus, sarebbe tornato lì a fine stagione. Ha grande talento, si vedevano le qualità, il profilo è di assoluto valore. Ma forse dovrebbe fare un’altra stagione in un club di medio livello, se arrivi a 20 anni nel Real Madrid devi vincere e hai enormi pressioni. Potrebbe non completare la sua formazione”.
Svilar il capolavoro di Tiago Pinto
Elogi dunque da parte di Leo a Tiago Pinto, un uomo profondamente criticato a Roma per il suo operato. Di acquisti flop in effetti ce ne sono stati, come per qualsiasi uomo mercato in giro per l’Europa, ma a lui si deve l’arrivo di alcune colonne attuali della squadra: Dybala e Paredes sono nella capitale grazie a lui, e non dimentichiamo un Evan N’Dicka preso a zero dall’Eintracht Francoforte. Il suo vero capolavoro però è Mile Svilar, giunto gratis dopo l’esperienza al Benfica ed ora una dei portieri più forti nel panorama europeo.