Fiumicino, addetti ai bagagli in ospedale: mangiano caramelle con THC trovate in valigia

Quattro operatori della compagnia di handling Aviation Services sono finiti in ospedale dopo aver ingerito dolci contenenti THC scoperti nella stiva di un volo Wizz Air proveniente da Varsavia. Uno è ricoverato in terapia intensiva, mentre la polaria indaga sull’origine delle caramelle. ADR assicura piena collaborazione e annuncia possibili sanzioni nei confronti della società di handling coinvolta.

Deneb Antuoni
3 min di lettura

Una serata di ordinaria attività aeroportuale si è trasformata in un caso dai contorni surreali. All’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, quattro addetti ai bagagli sono finiti in ospedale dopo aver accusato un grave malore. Il motivo? Avrebbero ingerito delle caramelle alla marijuana trovate nella stiva di un aereo. Un episodio che ha subito fatto scattare le indagini della polizia aeroportuale, con risvolti ancora tutti da chiarire.

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Malore improvviso: quattro ricoveri, uno in terapia intensiva

L’allarme è scattato intorno alle 22:30 di venerdì scorso, quando quattro lavoratori della compagnia di handling Aviation Services hanno improvvisamente mostrato sintomi di intossicazione durante le operazioni di scarico bagagli. Uno di loro, un ragazzo di 22 anni, sarebbe in condizioni più gravi ed è ancora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Grassi di Ostia, mentre gli altri tre sono stati trasferiti al Sant’Eugenio.

Secondo una prima ricostruzione, i quattro – tutti tra i 20 e i 30 anni – stavano sistemando i bagagli sul nastro trasportatore, quando tra le valigie di un volo Wizz Air proveniente da Varsavia hanno notato una confezione con diverse caramelle. Curiosi o forse incauti, avrebbero deciso di assaggiarle. Una scelta che si è rivelata pericolosissima: almeno sei caramelle sono state ingerite da uno di loro, e in pochi minuti è scattato il panico.

Caramelle alla marijuana tra i bagagli: indagini in corso

Le caramelle, come accertato dalle prime verifiche, contengono elevate quantità di THC, il principio attivo della cannabis. Gli agenti della polaria hanno sequestrato il pacco e lo hanno sottoposto ad analisi, in attesa dei risultati tossicologici che potranno confermare con esattezza la sostanza ingerita. Intanto alcuni degli addetti coinvolti sono stati già ascoltati, per cercare di ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

Si indaga anche sull’origine del pacco: potrebbe trattarsi di una valigia contenente prodotti acquistabili liberamente in alcuni Paesi ma non legali in Italia, oppure – ipotesi più inquietante – di un tentativo di trasporto illecito camuffato da innocuo snack.

La posizione di Aeroporti di Roma: “Pronti a sanzioni”

Aeroporti di Roma, venuta a conoscenza dell’incidente, ha immediatamente attivato i protocolli di emergenza. Con una nota ufficiale, ADR ha spiegato di essersi coordinata con Ares 118 per garantire i soccorsi e il trasferimento negli ospedali in base alla gravità dei casi. La società ha anche contattato la compagnia di handling responsabile dei lavoratori coinvolti, sottolineando che è tenuta al rispetto di obblighi contrattuali stringenti, sia verso le compagnie aeree assistite sia nei confronti della stessa ADR.

Nel comunicato si precisa che, qualora venissero accertate irregolarità, saranno applicate le sanzioni previste. La società che gestisce lo scalo ha inoltre assicurato piena collaborazione con la polizia giudiziaria, rimarcando l’intenzione di fare totale chiarezza su quanto accaduto.

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