Un risveglio che dire amaro non rende decisamente l’idea, una sconfitta quella contro l’Atalanta che complica maledettamente in piani Champions League della Roma. Dopo 19 risultati utili un passo è qualcosa di fisiologico, e lo abbiamo sempre detto: quando insegui per tanto tempo la prima caduta fa anche più rumore del dovuto. Il vero peccato è che arriva nel momento clou della stagione, nel match che ti dava la possibilità di andare 4° da solo a due giornate dalla fine, e con l’episodio del rigore di Koné destinato a diventare un caso.
Chi vi parla sarà pure di stampo giallorosso, ma nel tentativo di essere più onesti e lucidi possibile, iniziamo subito col dire una cosa: se l’arbitro Sozza non avesse fischiato in campo sarebbe stata una decisione accettabile, per quello che è un contatto considerabile lieve. I dati di fatto però sono due, che il direttore di gara l’ha ravvisato e che tale contatto, al di là dell’intensità, c’è stato. Da quanto tempo sentiamo in una sfilza di trasmissioni televisive la frase “il tocco è leggero ma quello è a discrezione dell’arbitro, il VAR non può intervenire”.
Da qui nasce la furia cieca di Ranieri, posto che lui stesso non entra nel merito del “è rigore o non è rigore”, ma nell’applicazione di un regolamento che sembra cambiare quando c’è la Roma di fronte. Per far perdere le staffe a Sir Claudio ce ne vuole, ma stare dalla parte del mister risulta molto facile. Con altri club italiani di prima fasce non s’è vista tutta questa decisione nel richiamare il direttore di gara al monitor, perché mi raccomando eh: “A decidere rimane sempre e comunque l’arbitro…”. Più si va avanti e più questo a noi non sembra essere vero.
Ranieri: “Se l’arbitro lo dà non puoi intervenire, Marelli che spiegazione dà”
Tutta la rabbia di Ranieri viene fuori in conferenza stampa e, ancora prima, a Dazn, dove Luca Marelli nega l’esistenza del contatto tra Koné e Pasalic e costringe il mister ad abbandonare la diretta: “Voglio sapere da voi, il rigore c’era o no? Era un 60%? Dicono sempre che il VAR interviene solo per un evidente errore, lì si vede chiaramente che Pasalic tocca il ginocchio del mio giocatore. Lì il VAR non deve intervenire, l’arbitro ha dato rigore e rigore doveva essere. Allora ci dovete spiegare perché non c’è una certa linearità di giudizio, ci dovete spiegare come funziona. Quello è rigore, se l’arbitro lo dà non puoi intervenire. Marelli che spiegazione ha dato? Accettiamo tutto ma per giustizia sportiva vogliamo sapere perché il VAR è intervenuto, noi ci adattiamo e ci atteniamo”.