Gasperini e Juventus, il retroscena: risposta stizzita alla chiamata di Comolli

Gasperini ha scelto la Roma, respingendo il tentativo di scippo last minute della Juventus: spunta un retroscena che avrebbe visto il tecnico rispondere in maniera stizzita al direttore generale Comolli

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Il famoso valzer delle panchine sta finalmente concedendo i suoi ultimi balli, con poche squadre ancora in cerca dell’allenatore per la prossima stagione (Cremonese e Parma pensano a De Rossi). Di cose però ne sono successe in queste ultime due settimane, con la Roma brava e lesta ad assicurarsi un Gasperini pezzo pregiato sul mercato, che avrebbe potuto prendere anche altre strade. E non parliamo soltanto della ovvia opzione rinnovo con l’Atalanta, messo sul piatto dai Percassi ma rifiutato in nome dei nuovi stimoli che il tecnico cercava, perché nel suo futuro poteva esserci anche la Juventus.

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Una scelta che avrebbe avuto una sua logica, visto un passato da giocatore bianconero ed un inizio di carriera da allenatore proprio nelle giovanili della Vecchia Signora, e l’opportunità di tonare lì dov’era tutto iniziato si era materializzata: dopo l’inaspettato no di Antonio Conte per proseguire la sua avventura al Napoli, una Juventus spalle al muro ha pensato proprio al tecnico di Grugliasco, cercando si inserirsi in una trattativa con la Roma ormai ben avviata. Gasperini ha però mantenuto la parole data a Ranieri, acquisendo tanti punti con un popolo giallorosso con il quale non era mai andato troppo d’accordo.

Che il contatto tra bianconeri e mister ci fosse stato è stato confermato più o meno da tutti, ed ora, ai microfoni di Gekobetnews, è il noto giornalista Sandro Sabati a rivelare un retroscena piccante circa questa storia. Il nuovo direttore generale Damien Comolli avrebbe telefonato a Gasperini per sondarne la disponibilità, chiedendogli perché avrebbe dovuto sceglierlo per la panchina della Juventus. Di contro l’ex Atalanta avrebbe replicato con un “Guarda che veramente sei tu che m hai chiamato, non viceversa…”. Una risposta velatamente ironica e anche un po’ stizzita, ma pienamente giustificata da una domanda oggettivamente poco sensata viste le dinamiche.

Fiducia a Tudor, ma è un ripiego

Fosse vero non sarebbe di certo una bellissima figura quella fatta da Comolli, chiamato a risollevare una Juventus poco esaltante nella stagione appena conclusa, benché la Champions League l’abbia ottenuta. Fiducia a Tudor anche oltre il Mondiale per Club, ribadita dallo stesso direttore generale in conferenza, ma che sia una soluzione di ripiego è evidente: la volontà era quella di riportare Conte a casa, ed anche il goffo tentativo si scippare Gasperini alla Roma fa capire di come il tecnico croato si sia rivelata alla fine l’unica soluzione logica e sensata in mezzo ad nuove alternative che non facevano battere il cuore.

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