Alejandro Gomez non ha dubbi: Gian Piero Gasperini è uno dei migliori allenatori in circolazione. Nonostante un addio doloroso e discusso, l’ex capitano dell’Atalanta non rinnega nulla e anzi, dalle pagine del Quotidiano Sportivo, lancia un messaggio chiaro a tutto l’ambiente giallorosso. «A Bergamo sembrava di vivere su un’isola perfetta. Ora Gasp ha davanti una sfida durissima, ma anche affascinante. E la piazza dovrà accompagnarlo, capirlo. La vera Roma? La vedremo solo da gennaio in poi.»
Il rapporto tra Gomez e Gasperini si è chiuso nel peggiore dei modi, ma le parole dell’argentino raccontano di un rispetto mai svanito. «È un tecnico che chiede tanto, che pretende. Ma se lo segui, ti cambia. In meglio. A Roma servirà pazienza. Non è un ambiente semplice, ma se lo lasciano lavorare, tirerà fuori il massimo.»
Orsolini, Castro, Dominguez: i volti del futuro che cresce
L’intervista è un fiume che scorre veloce tra nomi, ricordi e giudizi tecnici. E a tornare tra i protagonisti è Riccardo Orsolini, che proprio con Gomez condivise i primi passi a Bergamo. «Riccardo è sempre stato un ragazzo straordinario. Quando arrivò era giovanissimo, aveva davanti gente come Ilicic e me, ma il talento era evidente. Ha fatto una crescita impressionante, ora è maturo, pronto per la Nazionale. Ogni tanto gli scrivo ancora. Sono contento che abbia detto no all’Arabia: è giusto restare, giocarsi le sue carte qui.»
L’elogio per i giovani argentini
Poi spazio ai connazionali Castro e Dominguez, due che in Serie A hanno già lasciato un segno. «Stagione importante, ma possono fare molto di più. La convocazione con l’Argentina ha dato loro consapevolezza, fiducia. E poi hanno un grande allenatore: Italiano, che stimo da sempre. Fin dai tempi dello Spezia, per non parlare della Fiorentina. Giocare contro le sue squadre è sempre un incubo: sono preparate, aggressive, organizzate.»
Yildiz, un predestinato in bianconero
Non poteva mancare un passaggio sulla Juventus, o meglio, su quello che per il Papu è il talento più interessante del momento: Kenan Yildiz. «Lo adoro. Ha colpi da fuoriclasse e una personalità spaventosa per l’età che ha. Vuole caricarsi la squadra sulle spalle e non ha paura di provarci. È uno di quelli che fanno la differenza, e lo farà sempre di più.»